2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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mercoledì 1 giugno 2016

[REPORT] GITARELLA AL MONTE ARMETTA

Buon mercoledì a tutti e ben ritrovati.

Alla fine sabato ci siamo concessi una gita tutta nuova approfittando della sociale messa in piedi dai nostri amici pedalatori del Cai Savona. Allettati sicuramente da un percorso che valeva la trasferta e dalla voglia di conoscere la Val Tanaro che ci è perfettamente sconosciuta... carpe diem (cogli l'attimo) e noi non ci siamo lasciati scappare la gustosa combinazione!

Gruppetto novese risicatissimo (4) ma entusiasta per questa nuova esperianza. Sveglia non proprio all'alba ma quasi e ci troviamo ad Ormea intorno alle 9:00, dopo i soliti preparativi ecco arrivare gli amici liguri. Dopo i saluti di rito si parte! Aria frizzantina, sole bello alto in cielo e qualche nuvola sfilacciata ci danno il benvenuto nelle prime pedalate che si svolgono su asfalto con pendenze contenute. Ottimo si inizia bene.

Lasciamo quasi subito l'asfalto e prendiamo una godibile sterrata con fondo ottimo e con pochissimi tratti fangosi in zone che raramente si troveranno asciutte... dopo qualche rampetta irta eccoci sbucare dal bosco in prossimità della Bocchetta di Semola. Davanti a noi il solito connubio mare/monti che lascia sempre un buon sapore. Il cielo non è terso ma ci accontentiamo, a dire il vero gradiremmo qualche nuvoletta per nascondere i primi segni di sole estivo. Dopo una breve sosta di compattamento si riparte in direzione Colle di Caprauna, pratica raggiunta abbastanza velocemente passando prima per una rampetta insidiosa e poi con un pò di asfalto. Al colle rifiatiamo in vista dell'ultima parte della nostra ascesa, la più faticosa con diversi tratti con mtb a spinta o dove la pedalata era riservata solo per i cuori forti. Panorami sempre stupendi e ambiente isolatissimo dove la presenza dell'uomo non è così evidente... arrivati a Colla Bassa ecco davanti a noi la nostra meta. Il monte Armetta si delinea all'orizzonte ci siamo quasi! Il pendio non troppo irto ma caratterizzato da un fondo non regolare invita poco alla pedalata ma tant'è che qualcuno si ostina a voler raggiungere in sella la nostra "cima Coppi"... pian pianino eccoci tutti in vetta. Sorrisi, pacche sulle spalle, foto e ancora foto sui monti della catena delle Alpi Liguri e perchè no anche al mare che si scorge in lontananza, a sud si vede chiaramente la Piana di Albenga.

Pausa ristoratrice doverosa e meritata, ma comunque non indugiamo troppo perchè ci aspetta una lunga discesa e a detta del nostro capogita neanche troppo soft (ovviamente è una gita dei savonesi :-) ). Inoltre si stanno formando delle nuvole non proprio simpatiche sulle cime delle montagne vicine, meglio partire. Percorso a ritroso la parte di pendio che conduce alla cima dell'Armetta a quota 1700m svoltiamo in direzione nord ovest su una traccia di sentiero parzialmente segnata. Il sentiero scende deciso ma senza grandi difficoltà, il fondo è terroso con qualche radice ma oggi è tutto perfettamente asciutto e non ci sono problemi. Quando sbuchiamo fuori dal bosco prima di riprendere la discesa capiamo che la seconda parte sarà sicuramente ripida vista la conformazione molto scoscesa del vallone... dopo un delicato traversino molto umido e fangosetto il nostro percorso è sommerso dalle foglie dello scorso autunno, sotto il tappeto alcuni sassi e l'umido rendono la discesa molto delicata e non tutti si sentono in vena di percorrerla in sella... insomma uno di quei percorsi che o si amano o si odiano. Possiamo dire che noi Novesi, forse abituati ai ravanage delle nostre zone, non lo subiamo troppo anzi ci divertiamo come bimbi. 

Man a mano che si scende diminuiscono le foglie, la pendenza e il fondo diventa più pietroso ed asciutto. Questo da modo a chi aveva patito la sezione centrale di tornare con gioia in sella potendo così terminare con serenità e divertimento la gita odierna. Siamo quasi in prossimità dell'abitato di Ormea, la fatica accumulata e il caldo unito alla fine delle scorte di acqua limita al minimo le nostre pause e con un ultima bellissima cavalcata quasi scorrevole su fondo perfetto eccoci nuovamente alla civiltà!

Che dire, gita particolare per intenditori e non adatta a tutti. Sicuramente la parte centrale senza quel mostruoso tappeto di foglie non è così estrema e con un inverno nevoso e umido forse la situazione in primavera potrebbe essere più favorevole al passaggio delle bici... certo è che da li a piedi passano in pochi durante la bella stagione. Ad ogni modo alla fine eravamo tutti soddisfatti della giornata, ma lo siamo stati ancora di più dopo la fase finale dissetante :-). E ora basta parole e spazio alle foto: 

Invece per il ponte festivo del 2 giugno tenendo conto della situazione meteo abbiamo deciso di effettuare una sola uscita in zona Alpi per sabato 3 dove la stabilità meteo dovrebbe essere più certa. L'idea era quella di tornare al santuario di Clavalitè per ripercorrere la discesa che parte dal Col de Croux lungo il sentiero AV1 che ci porterà all'abitato di Cheneil... venerdì sempre su questo spazio andremo a confermare la nostra scelta. 

Per il momento un abbraccio a tutti e buon 2 Giugno!

Max "Gas"

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