2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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martedì 31 maggio 2011

[FOTO] LA SALITA AL COLLE DELLE FINESTRE DEL 28.05.11

Buongiorno a tutti.

Sabato alla fine siamo andati a ranghi ridotti a vedere il passaggio dei pro impegnati nel giro d'Italia 2011 al Colle delle Finestre. Giornata a livello meteo spettacolare, forse un pò sprecato limitarsi a questo tipo di esperienza, che ci ha permesso di non soffrire il freddo durante la lunga attesa.
Il pubblico in attesa al colle

Tanto pubblico festante e colorato che a piedi o in bici è salito fino ai 2200 del colle per assistere al passaggio durato una mezz'oretta... tante ore di attesa prima che dimostrano che al popolo che ama il ciclismo piace ancora il circo del giro... da parte nostra una "strana" esperienza che ci ha permesso di uscire dalla routine dei "soliti" giri montani. Discesa parzialmente gratificante con il passaggio in zona forte di Fenestrelle e discesa lungo la strada dei Cannoni.

Ecco qualche scatto:


Incominciamo a pensare al lungo ponte del 2 giugno, probabilmente si andrà a pedalare sui sentieri della zona giovedì 2 e vedremo di fare qualcosa di interessante sabato 4. Purtroppo l'instabilità meteo prevista per giovedì e il prossimo fine settimana non ci permette di fare progetti a lungo termine. Vi terremo aggiornati sulle nostre intenzioni!

A presto e buona continuazione :-)

Max "Gas"

venerdì 27 maggio 2011

COLLE DELLE FINESTRE O ZONA DI VARZI...

Un ben ritrovato a tutti.

La prossima uscita di sabato è ancora tutta da decidere, ma a grandi linee ci sono due proposte completamente diverse tra di loro come tipologia:

  1. Andare al Colle delle Finestre per vedere l'ultima tappa "vera" del giro con partenza da Fenestrelle
  2. Andare a Varzi e farci una bella pedalata con gli amici del gruppo Bikefree
La decisione finale verrà presa solo questa sera perchè della proposta 1 ci frena il dover arrivare a casa ad orari non proprio decenti ma c'è il fascino della montagna (addomesticata) unita al discorso "giro d'Italia"... vedremo cosa diranno gli animi pedalatori del gruppo...

Per informazioni chiamate il numero 0143 2510 (la sede del CAI) e avrete tutti gli aggiornamenti del caso!

A presto ed in ogni caso: BUONE PEDALATE ;-)

Max "Gas"

lunedì 23 maggio 2011

[REPORT] CALDO RITORNO IN QUEL DI CARTOSIO

Buon pomeriggio a tutti...

Dopo l'ubriacatura di posti selvaggi ed ameni di giovedì scorso abbiamo deciso di smaltire la sbornia tornando a visitare i sentieri conditi di calanchi e boschi più o meno solitari della zona di Cartosio... anche per evitare lunghe trasferte e per poter approfittare delle nostre zone prima che il troppo caldo e gli insetti rendano questi percorsi insopportabili.

Si inizia subito a capire come gireranno le cose oggi
A ranghi ridotti (noi) causa impegni precedenti ci siamo quindi ritrovati domenica mattina insieme agli amici del gruppo alessandrino dei Bric, dopo un piccolo conciliabolo si decide di seguire il percorso storico della manifestazione Enduro dei 3 fiumi ignorando le modifiche di questo 2011 vuoi per poter fare un percorso ad anello e anche per tagliare fuori la salita molto pendente conosciuta come "sassaia". Dopo le prime pedalate tranquille si capisce subito che in assenza di vento ci sarà da soffrire oggi: la calura è inusuale per la stagione. Ma per fortuna nei tratti ventilati l'aria frizzante corrobora corpo e mente... il percorso scivola fluido e il gruppo risulta affiatato visto che le soste sono limitate. Dopo i tratti in saliscendi iniziamo la prima vera discesa nel bosco con il classico tratto fangoso nel tratto in piano, a questo punto tocca risalire ma la valletta non porta il soffoco e tutti parlano e pedalano allegramente. Ritrovando l'asfalto torniamo alla civiltà ma per poco visto che "ci tocca" affrontare la discesa più bella della giornata.

I calanchi si alternano ai tratti boschivi, i ripidi mettono a dura prova le nostre doti di equilibrismo mentre il tratto finale tutto da condurre frusta la nostra concentrazione tanto che appena si esce nel prato finale qualcuno non si accorge del buchetto viet-cong e rischia di andare a contare i fili d'erba... si sa che dopo il dolce arriva l'amaro e quindi ripartiamo per l'ultimo trasferimento pedalato importante. Guadi, prati e ovviamente una sugosa salitella senza vento ci riportano in quota e dopo un paio di chilometri siamo pronti per affrontare la discesa che riporterà i più nuovamente alle macchine... si perchè Andrea e il Gas decidono di fare un'ulteriore cavalcata con dislivello negativo (anche se i tratti pedalati non saranno pochi) per approfittare della buona forma e soprattutto della scorta d'acqua ancora abbondante... alla fine della parte ludica tocca risalire nella zona che ha visto la divisione del gruppo ma in mezzo una piccola sosta "ciliegia" ha spezzato la monotonia dell'asfalto!

Il fondo super polveroso richiede una guida attenta

L'ultima discesa ci porterà attraverso gli immancabili calanchi e ripidoni con tratti veloci, guidati con passerella annessa fino al guado del torrente Erro che oggi ovviamente non evitiamo! Prima di questo tratto piacevole una discreta sessione pedalata appena ricavata dalla fitta boschina: non banale più che altro per i tratti sassosi a volte ancora umidi. In ogni caso il guado ci rinfresca a dovere e la tentazione di fare un tuffo post passeggiata è tanta ma riusciamo a resistere. Il rientro alla macchina è pura formalità, ci si cambia e si apprende che i nostri compagni sono andati a faticare nella "sagra paesana"... è uno sporco lavoro e qualcuno deve pur farlo.
Sergio impegnato nel ripido su calanco


Durante il rientro arriva anche il messaggio di Massimo: l'esplorazione della zona Fabbrica Curone-Chiappo ha avuto esito positivo ed è venuto fuori un bel giro che merita di essere ripetuto! Ottima notizia, speriamo che si abbassino un pò le temperature perchè sarebbe bello portare tutto il gruppo insieme magari ai nuovi e vecchi amici...

Appuntamento quindi a giovedì con le indicazioni sulla prossima uscita di sabato 28 maggio!

Max "Gas"

venerdì 20 maggio 2011

[FOTO] GIRETTO DEL BEIGUA

Un buon venerdì a tutti...

Se non siete tutti andati alla 24h di Finale eccovi le foto del giro "di perlustrazione" fatto ieri:


... ci sentiamo stasera per l'uscita di domenica a Cartosio ;-)

Max "Gas"

giovedì 19 maggio 2011

I MERCANTI DEL GIOVEDI'... ESPLORAZIONE NEL PARCO DEL BEIGUA

Buona sera a tutti...

ogni tanto si può anche prendere ferie e visto le condizioni meteo oggi Massimo e Max hanno deciso di lavorare per voi e di andare a testare un interessante percorso, duretto come impegno fisico e tecnico, nel Parco del Beigua. Partenza quindi da Sciarborasca verso l'Eremo del deserto, Faie, Pra Riondo, Alta Via fino al Monte Argentea e relativo rifugio e arrivo fino a casa Cà Gava poco sotto l'omonimo passo. Discesa prima lungo il sentiero A, stupendo e molto filante tranne qualche passaggio... e dopo un pò di incertezze dovute ad una errata lettura della traccia siamo stati raggiunti da un biker solitario che si è dimostrato prima di tutto un ottimo compagno di gita e poi un profondo conoscitore della zona dei sentieri sottostanti il passo Gava. 

Abbiamo seguito Lorenzo che ci ha condotto per inediti tracciati bellissimi ed isolati, passando prima per il passo Gua e poi approdando sul sentiero che ci avrebbe portato a Ponte Negrone. A questo punto si è preferito puntare subito verso Lerca e con diversi saliscendi prima si è guadato il torrente Nerone passando su uno strano ponte in legno e da lì arrivare alla civiltà è stato brevissimo... visto che le gambe erano calde e il morale alto abbiamo sofferto ancora un pò passando per sterrate con sentiero scalettato finale planando a Sciarborasca. Degna conclusione del giro con la birra finale insieme a Lorenzo.

A questo punto penso che tornerò in zona Gava per poter mettere meglio a fuoco la zona bassa per poter confezionare un giro per il prossimo anno... magari in collaborazione degli amici Savonesi. E questa è fatta...

Non rimane che programmare il prossimo we dove pedaleremo domenica per poter accontentare gli amici che hanno il sabato occupato. Ma dove si va?

Si andrà in zona e precisamente a Cartosio lungo i sentieri vecchi e nuovi che amici comuni tengono sempre in bella cura. Per una volta si metteranno da parte carte, bussole e gps per navigare a vista dei cartelli posizionati per la prossima gara di enduro. Appuntamento al parcheggio basso delle piscine di Cartosio alle ore 9.00/9.15 circa. Partenza una mezz'oretta dopo cercando di non partire troppo tardi per evitare il caldone di questi giorni. Per maggiori informazioni non esitate a chiamare il 348 2605707...

A presto!

Max "Gas"

ps. se domani riesco metto online le foto scattate oggi :-)

lunedì 16 maggio 2011

[REPORT] UNA MADONNA DELLA GUARDIA "AUTUNNALE"

Buon giorno a tutti e ben ritrovati.

Dopo la trasfertona in quel di Como complice anche le previsioni meteo non ottimali ho deciso con i pochi pedalatori disponibili di fare il giro in zona Madonna della Guardia già rinviato tempo addietro sempre per problemi di pioggia... a dire il vero avevo pensato anche ad un girone in zona Beigua ma l'assenza di compagni a cui il giro interessava e la presenza di Beppe (al rientro dopo la gita di febbraio) mi ha fatto propendere per il giro genovese.

E a dire il vero non è stata fatta una scelta proprio sbagliata visto che dopo aver passato i Giovi il tempo non era dei migliori. In ogni caso sapendo che ci si alzava non troppo e per un tempo limitato la preoccupazione per il meteo ci ha distratto pochissimo. Comunque verso le 9 siamo a Bolzaneto, Alberto Sergio Beppe ed il sottoscritto, e parcheggiamo in zona depositi di carburante come suggerito dalla relazione che andavamo a seguire. I preparativi sono abbastanza veloci e lesti lesti partiamo seguendo la traccia gps con subito delle belle rampette su asfalto. Per fortuna anche se siamo in zona bitumata il traffico è scarso e ci dimentichiamo di essere in zona Genova. A Gaiazza incontriamo l'arco in ferro e l'inizio del tracciato della vecchia Guidovia che fino al 1967 portava i genovesi alla Madonna della Guardia... a onor del vero la guidovia partiva da Bolzaneto ma ora c'è la strada aperta al traffico.

Il tracciato non è impegnativo ma la pendenza costante fa si che si salga sempre, per fortuna non si supera l'8%, il fondo al centro non è sempre percorribile e quindi cerchiamo sempre di pedalare sopra il cemento che andava a contenere i vecchi binari. Ogni tanto ci si distrae e si vedono scene fantozziane ma tutto sommato ci divertiamo anche in questo piccolo gioco di equilibrismo. Il tempo invece peggiora e quasi sotto il santuario inizia una pioggerellina fine che non da fastidio ma unita ai 14° non è proprio il massimo. L'arrivo alla cima Coppi è prettamente autunnale: pioggerellina, nuvole basse e fresco... per fortuna non c'è vento. Dopo una breve sosta nella zona degli esercizi commerciali con il ristorante già "attrezzato" per il pranzo (che gola gli antipasti già in tavola) iniziamo la prima delle tante discese.

Fondo perfetto e tranne qualche passaggio scavato dall'acqua le difficoltà che incontriamo sono contenute. Come da programma incontriamo una vecchia Cappella e iniziamo un lungo single track nel bosco non avaro di rampe assassine ma l'assenza di fango aiuta i più allenati a stare sempre in sella... i tratti asfaltati si susseguono a quelli sterrati, con la traccia gps e l'aiuto della relazione riusciamo a ripercorrere il percorso senza troppi problemi. Tutto fila liscio salvo un mio ruzzolone causa ruota anteriore che durante uno strappetto decide di dirigersi verso la fine sentiero: ruzzolone nelle fresche frasche senza grossi problemi per fortuna... ma lo sguardo di Beppe non era dei più tranquilli quando mi ha visto precipitare. Colpa mia che amo fare "il mulo" e stare sempre sul bordo esterno del sentiero. Lezione carpita! Prossima volta sempre lato monte :-)

Alberto impegnato in uno dei tanti single-track: ma questo è veramente bello
Dopo una serie continua di saliscendi si arriva prima a Codevilla, ancora sterrato simpatico con qualche passaggio delicato causa franette da acqua e rieccoci tornare alla civiltà in località Scotti. Altra ennesima salitella cattiva, breve per fortuna, e ci ritroviamo sulla prima parte della guidovia. La picchiata a Gaiazza è ovviamente brevissima, lasciamo la traccia degli amici savonesi e seguendo Alberto imbocchiamo una strada secondaria asfaltata che con ultima salita ci porta ad una crosa tipicamente genovese che ci fa arrivare sani e salvi ma iper contenti a Genova Pontededimo... il gelato è d'obbligo!
Il rientro alle macchine è sicuramente la parte più pericolosa della gita odierna, ma l'uso sapiente dei marciapiedi ci ha parzialmente messo al riparo dal traffico caotico del sabato pomeriggio. Alle macchine siamo tutti contenti e sicuramente questo bel percorso a due passi da casa e da Genova lo andremo a rifare ;-)

Ecco l'album delle foto:


Dai ci sentiamo presto anche perchè forse giovedì ci scappa una cosetta extra... vediamo se la volontà di abbattere il monte ferie potrà andare in porto!

Max "Gas"

lunedì 9 maggio 2011

[REPORT] E DORSALE LARIANA FU!

Buon lunedì!

Il ritorno lungo il percorso della Dorsale del Triangolo Lariano è stato un successo completo. Meteo perfetto, compagnia di viaggio in perfetta sintonia e il percorso hanno fatto si che l’escursione si sia svolta nel migliore dei modi. Erano 4 anni che noi novesi mancavamo di percorrere i bei sentieri della zona e ritornarci insieme a nuovi amici per condividere i nostri ricordi è stato sicuramente piacevole. Poi per noi la “prima volta” lungo la dorsale rappresentava una delle prime uscite “fuori zona” e quindi si è aggiunta un’emozione.

L’escursione ovviamente è preceduta dalla logistica dovendo mettere insieme i partecipanti da Savona, Valenza e il solitario componente del gruppo mtb di Varese. Dopo un fitto scambio di mail optiamo per il male minore e diamo appuntamento verso le 8.30 al parcheggio di Brunate, meglio sfruttare la funicolare a fine giornata. Incredibilmente noi novesi dopo il ritrovo alle ore 6 siamo i primi a giungere al punto di partenza, seguono i savonesi e infine i Valenzani con Giulio. Appena siamo tutti pronti per il caffè rituale ecco spuntare il varesotto Sergio che per non farsi mancare nulla oggi ha deciso di salire fino a Brunate con le proprie gambe. Per non farlo raffreddare ovviamente partiamo subito… siamo proprio cattivi!

I primi chilometri sono su asfalto e non si inizia con pendenze tenere ma l’umore è alto perché sono stati tutti preparati ad affrontare un bellissimo percorso pieno di bei posti e stupendi panorami. Finalmente arriviamo al piazzale CAO e abbandoniamo la civiltà ma uno di noi fora subito. Il gruppo si sgrana e solo dopo una pedalata forzata riusciremo a ricompattarci per fortuna non ci sono possibilità di perdersi anche se un po’ di dubbi ogni tanto affiorano. Il lago ogni tanto fa capolino anche se la foschia non ci permette di godere appieno della vista sulla Grigna e sul ramo lecchese di questo “strano” specchio d’acqua biforcuto.
Dopo un po’ di prati e stradelle imbocchiamo la bellissima faggeta con il suo bellissimo sentiero con tappeto di foglie: una vera goduria… che purtroppo finisce troppo presto e ci riporta alla dura realtà con le cattive rampe con pendenze fino al 26%. Rampe che finiscono momentaneamente al rifugio Riella dove rifiatiamo e ci rifocilliamo, ma il gruppo è pimpante e si riparte quasi subito con una bella picchiata fino alla Colla di Sormano e la meritata pausa caffè. Il cippo commemorativo sulla presenza di uno dei muri più duri che il ciclismo su strada ha mai percorso almeno in Italia ci fa capire che non solo chi va in mtb soffre in salita… dopo circa una mezz’oretta partiamo nuovamente verso la dorsale anche se una delle tracce ci vorrebbe far passare bassi. Ma noi siamo venuti per la cresta e cresta sia fino in fondo. Con noi ora si sono aggregati due nuovi compagni che vogliono arrivare fino a Bellagio e approfittano della nostra compagnia/conoscenza della zona.

Piano piano i ricordi affiorano e quando ritroviamo i ruderi di uno skilift e il seguente bel sentiero anche lui immerso nel bosco, di colpo dimentichiamo le rampe e il piccolo portage che ci ha fatto arrivare prima della discesa: come le belle cose fanno dimenticare velocemente le brutte…

Terminata la discesa ritroviamo la sterrata che avremmo dovuto prendere dalla Colla e dopo un lungo trasferimento non tenero nella parte finale come pendenze e tipologia di fondo arriviamo finalmente tutti alla nostra “cima Coppi”: l’Alpe Biotta. Dopo il compattamento e il meritato relax ci attende una stupenda picchiata fin sopra l’abitato di Bellagio. Partiamo e finalmente ci gustiamo un po’ di discesa tecnica, sicuramente siamo più rilassati rispetto a 4 anni fa (noi, un po’ meno i nostri nuovi amici che ci stanno seguendo)… quindi tra sassaie, sterratoni, single-track con foglie che nascondo sassi più o meno grossi e un po’ di asfalto arriviamo alla parte conclusiva che sancirà la fine delle difficoltà tecniche: una lunga scalinata su sentiero con qualche tornante infido ma largo. Nessuno ovviamente si spaventa e tutti si divertono come bimbi, in più il totale isolamento ci regala ulteriori profonde emozioni… aimè anche questa parte finisce e arriviamo alla provinciale Como-Bellagio e al dilemma logistico: proviamo il rientro in traghetto o torniamo con le nostre forze. Optiamo per la seconda ipotesi visto che siamo tutti ancora abbastanza pimpanti. I 18 km che ci separano da Como vengono affrontati con un buon tempo forse perché vogliamo scrollarci di dosso questa parte bituminosa che non piace a nessuno. Poi l’ultima rampa all’8% prima dell’abitato di Torno la digeriamo in poco. Ma finalmente siamo in Como! Tutto perfetto e ovviamente non possiamo salutarci senza gustarci una pasta o una granita nella famosa pasticceria siciliana vicina al lago.
Purtroppo arriva anche il momento dei saluti, ma sappiamo che replicheremo con un altro bel giro una prossima volta… questo momento quindi non ci rattrista molto! Per noi autisti l’ultima fatica è quella del recupero macchina e della sistemazione dei bagagli… ma dopo un giro come quello di oggi sono tutte azioni che si fanno volentieri.


Alle 20.00 per noi novesi anche l’ultimo componente del gruppo è a casa… bene c’è tempo per pensare a cosa fare sabato prossimo… state sintonizzati perché giovedì torniamo per le novità del week end.

Max “Gas”

lunedì 2 maggio 2011

[GITA SOCIALE] TRAVERSATA TRIANGOLO LARIANO 07.05.11

Buon pomeriggio a tutti.

Dopo la rinuncia alla gita nel Parco del Ticino, un pò per il meteo e un pò per la defezione di chi ci aveva richiesto la gita ora ci buttiamo a capofitto nel nuovo appuntamento programmato ad inizio anno: il Triangolo Lariano e la traversata da Brunate a Bellagio. Ecco la scheda della gita:


   7 MAGGIO
TRIANGOLO LARIANO

CICLOESCURSIONISMO

ACCOMPAGNATORI
AC Alberto Ponassi (328 6637030)
AC Maurizio Santamaria (340 8669021)
DIFFICOLTA’
SVILUPPO
30Km (+30km per un eventuale rientro pedalato)
DISLIVELLO
1450m (+200m per un eventuale rientro pedalato)
CICLABILITA’ SALITA
100%
CICLABILITA’ DISCESA
100%
MEZZO DI TRASPORTO
Auto
LUOGO RITROVO
Museo dei Campionissimi, Novi Ligure
Brunate (CO), Parcheggio via Laghetto

ORARIO RITROVO
5:50 Novi Ligure
8:30 Brunate (CO), parcheggio via Laghetto
ORARIO PARTENZA
6:00 Novi Ligure
9:00 Brunate (CO)
ITINERARIO
Brunate - Sentiero dei Faggi - Bocchetta di Lemna - Rifugio Riella - Pian del Tivano (La Colma) - Mte San Primo - Bellagio
LOCALITA’
Brunate (CO) / Bellagio (CO)
PRANZO
Al sacco
EQUIPAGGIAMENTO
Casco, MTB efficiente, Camere, Abbigliamento adeguato e autonomia idrica


TERMINE ISCRIZIONI
Venerdì 6 Maggio
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
1,00 € soci / 5,00 € non soci (più spese viaggio, biglietto funicolare per il rientro a Brunate e eventuale traghetto)


NOTE DI GITA
Riproponiamo questa gita già effettuata dal nostro gruppo 4 anni fa a beneficio di chi non aveva potuto seguirci la prima volta con i colori che solo l’autunno sa regalare. Il tracciato proposto percorre l'intera dorsale Lariana dal Faro di Brunate (San Maurizio) a Bellagio. Il percorso, per il 90% su sterrati e singletrack, si snoda sulle creste dei monti che sovrastano il Lago di Como, regalando meravigliosi panorami. Rientro a Como con battello o su asfalto se non verremo accolti dal comandande dello stesso (in base al numero dei partecipanti)

Si richiede una buona preparazione fisica

Ci ritroviamo giovedì a metà giornata per un aggiornamento per quanto riguarda il meteo ed eventuali varianti logistiche!

A presto e buona settimana,

Max "Gas"