2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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martedì 31 ottobre 2017

[REPORT] DOLCE ASPRA VAL BORBERA...

Buon pomeriggio a tutti...

Terminata la fase delle gite alpine, anche se continua questo meteo anomalo con un autunno caldo e siccitoso (tristi e sconsolanti le immagini dei numerosi roghi che stanno affliggendo il Piemonte, lungo un fronte talmente vasto da sembrare irreale), e non avendo voglia di fare tanti km... il sabato scorso ci siamo concessi una pedalata "rilassante" nella nostra amata Val Borbera.

Meta classica e di grande soddisfazione a km zero... in programma la salita al Colle Gavasa per poi scendere l'omonima costa, con digressione al paese di Rivarossa per dare un senso più corposo alla nostra uscita. 

Alla partenza ci presentiamo solo in tre, tutti ben consapevoli di quanto ci aspetta per arrivare al colle e che discese ci troveremo davanti... non fa particolarmente freddo, non è prestissimo e non si arriva ancora ai 10°C psicologici. Partiamo, con molta calma lungo la provinciale che segue l'andamento di questa porzione della valle. Sotto di noi il torrente Borbera che ha ancora un pò di acqua nel suo letto, tutto intorno a noi è secco, i colori dell'autunno sono i veri protagonisti di questo periodo, e il sole ogni tanto ci riscalda. Ma si sarà sicuramente una bella giornata!

Terminata la fase rilassante e praticamente pianeggiante iniziamo l'ascesa verso Costa Merlassino... le pendenze pendono, il sole ci avvolge e l'aria è frizzante. Premesse perfette per una pedalata non troppo veloce e non troppo sudatosa. Nell'aria si sentono i latrati dei cani, segno che era in corso la classica battuta di cinghiale che piace tanto a noi pedalatori delle ruote grasse. Arrivati a Costa Merlassino si inizia a fare veramente sul serio: la sterrata estremamente asciutta presenta tantissimi sassolini che la rendono difficile nei punti più ripidi. Per una volta ringraziamo i cacciatori, che passando con le loro auto hanno pulito qualche punto... 

Ma lo strappo che porta sotto il monte Barilaro ci penare sempre come al solito... ma per fortuna dura poco! Da li la sterrata migliora sia come fondo che come pendenze (non è vero :-D ) e arrivare al colle Gavasa non richiede tantissima fatica. Da li ancora qualche strappetto e si arriva al Monte Camisola... tutto è estremamente secco, anche il timo sembra quasi finto tanto è grigio. Non piove seriamente da un'eternità e si vede. Un pò tristi iniziamo le operazioni di vestizione da discesa... scendiamo.

La prima parte che ci porterà nei pressi del vecchio borgo di Rivarossa è abbastanza pulita, la seconda parte è lungo il sentiero 209. Esposta il giusto, rocciosa il giusto, smossa il giusto... il pazzesco panorama che si gode in questo tratto da un lato è fantastico da un lato inquieta un pochino perchè in certi punti sembra di essere sospesi sopra la valle... il fondo anche lui un pò ti prende in giro perchè lo senti inconsistente sotto le ruote...però ci divertiamo come bimbi

Terminata questa prima discesa arriviamo alla chiesetta di Rivarossa e poi al paese abbandonato. Breve momento di relax con visita al bivacco e poi riprendiamo la nostra gita. Ci aspetta una simpatica salita fino al colle Gavasa. Momenti di ripido oggi mitigati dal fondo perfetto ed asciutto... con il fango sarebbe stato peggio!

Al colle fiatiamo, facciamo il pieno di sole e mangiamo un pò... ma sapere cosa ci aspetta, la costa con i suoi punti tecnici e molto panoramici, ci fa partire quasi subito. Ci mangiamo con avidità il sentiero, nei punti tecnici si fanno le foto e quando merita ci godiamo il panorama verso il fondovalle  e spaziamo fino alle montagne alpine... Il fondo particolarmente secco non è il massimo, questo è un percorso che si assapora meglio con un pò di umidità ma è bello lo stesso. Solo le praterie di timo secco stonano un pochino, ma sappiamo che alle prime piogge si riprenderanno.

Arrivati in fondo alla prima parte di questa discesa, optiamo di seguire la via di destra passando più bassi ed evitando così lo scivolo finale che così secco sarebbe impossibile da percorrere anche a piedi. Lo troviamo abbastanza pulito, ben pedalabile con anche i tratti più instabili non estremi potendo passare lateralmente al tracciato originale. Quando siamo quasi in fondo ci tocca fermarci perchè un paio di fucilate ci segnalano che la sotto è meglio non passare senza aspettare un pò... quando ci hanno finalmente sentito ripartiamo. 

Manca poco alla fine, il tratto nel bosco breve ma scorrevole ci fa tornare calmi. Siamo nuovamente alle macchine felici come bimbi a natale... fa caldo, un caldo irreale per essere a fine ottobre. Ora va così, arriverà anche il freddo e la pioggia... per ora noi ci siamo goduti la nostra valle e per ora ci basta.

Per chiudere il nostro report non rimane che dare un occhiata alle foto della gita
A presto e buon 1° novembre a tutti ;-)

Max "Gas"

giovedì 26 ottobre 2017

[REPORT] SI CHIUDE LA PARENTESI ALPINA CON IL DURO 560

Buon giorno a tutti e ben ritrovati...

Ci siamo fatti desiderare con i nostri interventi, ma la scorsa settimana il tempo è volato e non siamo riusciti scrivere qualcosa. Tanti dubbi anche sulla meta che ci hanno portato a decidere anche li troppo tardi. Ma ora siamo qua e possiamo fare il nostro consueto report... che forse piace a grandi e piccini :-)

Domenica scorsa abbiamo chiuso la nostra attività alpina di questo strana ma interessante, almeno per noi, estate/inizio autunno 2017. Volevamo lasciarci un buon sapore senza salire troppo di quota, la giornata ancora molto bella e abbastanza calda ci ha condotti per l'ultima volta sui sentieri di Susa. Obiettivo percorrere il binomio 559 e 560, conosciuto molto bene il primo perchè fatto poche settimane fa, temuto il secondo perchè quando l'abbiamo seguito la prima volta ci ha riempito di "sberle"...

Arrivati a Susa capiamo che la giornata sarà sicuramente molto movimentata: un forte vento di tramontana ci da il benvenuto appena scesi dalle auto. Pregustiamo già i bei momenti in cui saremo all'ombra in quota o quando dovremo pedalarlo e lo troveremo contro. Ma almeno tiene lontane le nuvole di confine, meglio vedere il bicchiere mezzo pieno!

Affrontiamo la solita interminabile salita che ci conduce prima fino alla Borgata Trucco, poi decisi al completamento della nostra meta, nonostante la poca voglia di far ancora fatica a salire,continuiamo fino alla borgata Tour dove finalmente possiamo trovare sia riparo dal vento e riprendere le forze in vista della discesa. 

Partiamo sul 559 che divoriamo in poco tempo, il fondo anche oggi è perfetto e non essendo molti facciamo presto a raggiungere la zona della vasca dove troviamo Stefania e Simone. Un pò infreddoliti e stanchi di aspettare in piedi per evitare di entrare in contatto con le migliaia di processionarie presenti a terra... ma il nostro arrivo li carica per benino anche perchè ora ci aspetta il 560 e li è meglio non farsi trovare impreparati!

Via si parte. Il sentiero parte subito cattivo e qualcuno assapora subito le sue asperita, per fortuna senza conseguenze... si passa dalle pietre con passaggi al limite, a tornanti esposti, a tratti nel bosco dove la foglia detta legge. Tratti pendenti si alternano a tratti con roccia solida e poi arriva il friabile. Non molla mai! Neanche alla fine, la strada lastricata che lambisce la falesia di Foresto non è tenera, e anche l'ultimo tornante viene domato da pochi... felici e un pò provati fisicamente, e con qualche piccolo danno alle mtb arriviamo alla civilità. E' un sentiero, il 560, che si deve affrontare con ancora tanta energia in corpo, altrimenti lo si subisce e si rischia molto... ci torneremo sicuramente perchè non c'è il due senza il tre!

Per ora ci accontentiamo di rientrare a Susa limitando i danni da vento contro, ulteriore fatica dopo quanto già fatto fino ad ora. Ma superiamo anche questa prova, e dopo esserci cambiati ci abbandoniamo al terzo tempo in quel di Condove... finalmente possiamo rilassarci, anche se poi per uno di noi ci sarà un rientro un pò travagliato per oggetto abbandonato. Ma questa è un'altra storia che racconteremo alla merenda di natale ;-)

Per ora spazio alle foto e al filmato "monco" di Alfio



Per la gita di sabato prossimo, contrariamente ai programmi, non andremo sul sentiero E1. Troppe le assenze per andare li, visto che proprio gli assenti anelano percorrerlo. Troveremo qualcosa di bello in alternativa...

Ci rivediamo qua domani se spunta una gita interessante!

A presto e buona vita a tutti ;-)

Max "Gas"

mercoledì 11 ottobre 2017

[REPORT] 1000 POST E OMAGGIO ALLA ZONA DEL VENINI

Buona sera a tutti!

Ecco ci qua al solito report, ma questa volta non si tratta di un articolo come tutti gli altri: siamo al post numero 1000! Ma più avremmo pensato di arrivare a questo risultato quanto abbiamo iniziato, ma alla fine se abbiamo continuato a scrivere mettere link di foto e di video è solo merito vostro... si vostro che continuate a seguirci in modo virtuale e in modo reale sui sentieri più disparati, tra rilievi appenninici e alpini. O semplicemente anche sui percorsi dietro casa. Grazie a tutti, e mi raccomando ora non abbandonateci ;-)...

Dopo questo piccolo momento auto celebrativo, torniamo subito a parlare dell'ultima uscita che ci ha visto protagonisti nella zona del Lago di Como. Meta scelta per "sfuggire" ai primi rigori autunnali previsti nelle zone alpine. Si parcheggia ad Argegno, sulla sponda ovest del lago, dopo aver trovato con fatica un parcheggio saliamo a Pigra sfruttando la piccola funivia. Piccolo balzo verso l'alto e iniziamo ad assaporare il panorama che non ci lascerà più per tutta la giornata: quel contrasto montagne/lago che assomiglia un pò alle pedalate liguri in Appennino... in più oggi c'è un meteo spaziale, con il cielo blu cobalto (o quasi), pochissimo vento e tanto tanto sole.

Saliamo pigramente in direzione del rifugio Venini, prima su asfalto, poi dopo una corta ma fresca discesa sempre su bitume, riprendiamo a salire questa volta con pendenze più accentuate ma sempre su bitume. Ma il rifugio si avvicina sempre di più e quindi la nostra pedalata diventa più leggera, arriviamo alla nostra meta calpestando finalmente un pò di sterrato e una volta arrivati al piazzale finalmente possiamo rilassarci e pensare a cosa fare. Decidiamo di evitare la salita al monte Crocione per concentrarci e goderci la lunga discesa che ci riporterà alla riva del lago...

Dopo una pausa un pò lunga, ma anche perchè si sta veramente bene in questo primo sabato di ottobre, partiamo lungo la militare della vecchia linea Cadorna. Ci siamo! Ora ci aspetta un bellissimo sentiero, condito di diversi tornanti che rendono la progressione molto intrigante. Sentiero mai estremo e che nella sua prima parte troviamo piacevolmente sistemato nel fondo. Tra panorami mozzafiato e tratti impegnativi che lasciano spazio a momenti rilassanti arriviamo alla seconda parte della nostra discesa, ma ovviamente le cose belle bisogna guadagnarsele: e quindi prima di scendere si deve salire... e che salita!

Arrivati all'ennesimo punto super panoramico, dove ci concediamo un grazioso saluto a Dario (oggi assente), inforchiamo la nostra ultima discesa. La più tecnica perchè si svolge lungo uno scosceso vallone, dove si perde quota abbastanza velocemente con diversi tornanti mai banali e spesso esposti... e la sotto il lago che ci fa l'occhiolino... il percorso scorre rapido sotto le nostre ruote, lo divoriamo avidamente segno che ci piace e che il ritmo ha preso il sopravvento, anche se stanchi non possiamo fermarci e allora scendiamo scendiamo scendiamo... ma si sa che le belle cose finiscono e così, aimè, arriviamo alla civiltà. Dopo un paio di stradelle ciotolate arriviamo sulla trafficata provinciale che ci riporterà al nostro luogo di partenza... siamo un pò stanchi ma non vediamo l'ora di disfarci dei 9km che ci separano dalla macchina, e allora partiamo a spron battuto... dopo aver passato tanto tempo in zone amene e tranquille, il solo pensiero di essere avvicinati e superati dalle auto ci da fastidio. Quindi meglio terminare la pratica velocemente....

Ad Argegno scendiamo alcune interessanti scale e ci ritroviamo a tu per tu con il lago, anche per oggi abbiamo finito e dopo aver sistemato armi e bagagli non ci rimane che chiudere con un insolito terzo tempo quasi in riva al Lago... giornata bellissima sotto tutti i punti di vista, peccato per gli assenti ma torneremo sicuramente il prossimo anno... tanto abbiamo visto dove poter parcheggiare senza il taglieggio del parcheggio a pagamento...

E ora spazio alle nostre foto e al video di Alfio



Noi ci ritroviamo qua venerdì con le indicazioni della nostra prossima meta ;-)

Buona serata a tutti!

Max "Gas"

venerdì 6 ottobre 2017

[REPORT] SI TORNA IN LIGURIA, SI TORNA A CALPESTARE I PITRUNI LIGURI...

Buon venerdì a tutti!

Eccoci qua, dopo una settimana di pausa dai nostri soliti report, per riparlare di ruote grasse, sentieri, panorami e amicizia.

Ci eravamo lasciati con la bella pedalata nelle Alpi della bassa val Chisone e questa volta scriveremo del nostro ritorno in terra ligure. Anche se un pò a malincuore, nonostante l'Appenino che divide il Piemonte dalla Liguria è ricco sia di panorami che di ottimi sentieri, perchè abbandonare in modo così prematuro gli scenari alpini ci ha messo un pò di tristezza... ma le previsioni meteo non ci erano amiche e allora si torna al mare!

Per rendere meno traumatico il cambiamento si è scelta la zona del Beigua, con salita fino a Pra Riondo e poi da li optare per scendere o sul Quadrato o salire ancora un pò e per affrontare il Più. Ma prima di tutto questo c'era da affrontare la salita prima a Faie (asfalto), poi affrontare la sterrata fino al rifugio. La giornata meteo si presentava alla partenza molto amichevole: una piacevole arietta associata ad un cielo sgombro dalle nuvole, ci dava la giusta carica per la salita.

Salita abbastanza lunga e articolata, che conosciamo tutti benissimo e che proprio per questo vogliamo sempre terminare il prima possibile... così oggi saliamo veloci, complice anche il fatto del fondo perfettamente asciutto e compatto che agevola la pedalata. Le pendenze dei tratti critici sono ovviamente sempre quelle, ma chissà oggi le sentiamo mano. Sarà perchè tutto sommato pedalare con vista mare, quando ci è consentito dalla vegetazione, ci da una grande energia. E poi oggi riusciamo anche a vedere il monte Sciguelo e trovando il sole al rifugio! Evento raro, inatteso e molto gradito...

Dopo la meritata pausa, passata anche a crogiolarsi al tiepido sole autunnale decidiamo di scendere sul quadrato... ci aspetta un sentiero pietroso e tecnico, condito da qualche passaggio non banale e con panorami fantastici. Via si parte!
La prima sezione del percorso è caratterizzata da un sentiero tortuoso, molto inerbito e quindi vuoi che si è ancora freddi vuoi che i pitruni sono i pitruni, scendiamo in modo circospetto e senza forzare troppo. Man a mano che scendiamo, ritroviamo quella confidenza necessaria in questo genere di percorsi. Scendiamo bene, tranquilli alternando anche i soliti momenti di "presa in giro" che non possono mancare nelle nostre scorribande... siamo abbastanza veloci e perdiamo quota senza perdere troppo tempo, e dopo la paura legata al carpiato di Mauro arriviamo felici e contenti a Sciarborasca...

Ora ci aspetta la simpatica risalita fino al passo del Muraglione, passando per l'Eremo del Deserto, dove ad una iniziale discesa segue una prima parte molto ripida e poi per fortuna un finale più dolce... le nuvole appena arrivate ci daranno una mano per ridurre la sofferenza in salita. Ma tra qualche chiacchera e un pò di testa bassa arriviamo finalmente al passo, sappiamo di essere quasi alla fine delle nostre fatiche di salita e ci torna il sorriso... dopo il veloce passaggio sul sentiero balcone che passa sopra la discarica (oggi per fortuna poco puzzosa) eccoci in zona Madonna della Guardia... non ci rimane che scegliere il nostro sentiero finale di discesa: la scelta oggi cade su newgeneration... 

Parte iniziale di FS, un paio di rampette ed eccoci all'attacco del sentiero... ora non ci resta che assaporare questa bellissima discesa sempre vista mare. La stanchezza oramai un pò ci assale ma riusciamo comunque a terminare la giornata con un sorriso e tanta tanta soddisfazione... un'altra bella giornata passata sulle ruote grasse, condita di amicizia e panorami. Cosa chiedere di più dalla vita? Beh un corposo "terzo tempo" davanti ad un succoso panino e una fresca bevanda!

E ora spazio alle immancabili foto e video ;-)
 
SENTIERO QUADRATO E NEWGENERATION (PARCO BEIGUA)
Già che si siamo parliamo anche della prossima nostra uscita: si torna nella zona del lago di Como. Con il giro in zona Rifugio Venini, Venghino siori venghino... garantiti panorami piacevoli, sentieri divertenti con qualche momento tecnico. Contorno con la giusta fatica necessaria per passare una giornata completa in mtb. Chi vuole seguirci ci contatti al solito numero di cellulare. 

A presto allora e buon fine settimana a tutti!

Max "Gas"