2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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mercoledì 8 luglio 2015

[REPORT] FIORI, CALDO E PANORAMI DA URLO... QUESTA E' LA VALLE STURA!



Buon mercoledì a tutti…

Oh un'altra gita sociale è stata fatta, quello che non siamo riusciti a fare sabato scorso l'abbiamo preso con gli interessi questa domenica. Mantenuta la stessa valle, la Stura, ma con un giro diverso sicuramente più accattivante rispetto a quanto previsto sia come panorami che come impegno fisico… e perché no anche come percorsi di discesa!

Ma andiamo con ordine… dopo i soliti balletti logistici legati alle previsioni meteo che davano una buona probabilità di temporali per la domenica pomeriggio decidiamo venerdì di confermare la zona scelta e itinerario. Con le ultime telefonate raggiungiamo quota 10 presenze e visto dove si va non è male come numero. Ritrovo al cimitero di Sambuco dove iniziamo ad assaporare l'11° compagno di questo giro: il caldo!

Sapevamo che con questo anticiclone africano ieri non sarebbe stato un giro rose e fiori ma eravamo fiduciosi nei temporali di sabato sera che in teoria ci avrebbero donato un'aria frizzante, peccato che in questa valle probabilmente non si è vista una goccia d'acqua dal cielo. Partiamo quindi tranquilli e raggiungiamo senza grossi problemi l'abitato di Moriglione, ma ora viene il bello: la rotabile che ci porta al passo di Salsa Blancias ha poca ombra e purtroppo sappiamo che è abbastanza impermeabile alla brezza… saliamo sotto il sole cocente, tocchiamo tutte le volte che si può l'acqua anche per un semplice e banale pediluvio o per intingervi i polsi… ma pedalata dopo pedalata arriviamo tutti al passo e tutto sommato con un ottimo tempo visto le pendenze del percorso e la estrema calura accompagnata ovviamente da una buona dose di umidità. Per fortuna al colle tira una bella arietta e complice anche il magnifico panorama ci riposiamo e recuperiamo le forze necessarie alla seconda ed inedita parte di escursione.

Per non farci mancare nulla cerchiamo anche di riparare la scomparsa di una vite nella bici del nostro nuovo amico… dopo aver smontato e rimontato sembriamo esserci riusciti così ripartiamo belli arzilli alla volta delle casermette della Bandia. Altra sosta acqua e via verso il passo di Valcavera dove prendiamo il tanto atteso sentiero dei Fiori che con andamento a mezza costa interamente pedalabile (unica accortezza stare attenti a come si pongono le pedivelle altrimenti fanno leva e si ruzzola) procediamo commossi lungo il versante oggi interamente fiorito! Uno spettacolo nello spettacolo perché a noi ci fa commuovere anche il sentiero…

Terminato il traverso iniziamo una non banale discesa, che brutta cosa perdere tutta questa quota, fino ad arrivare alla fine della parte pedalata. Ora si passa al portage o spinta che sia per almeno 250m. Meta il colle Serour che ci spalancherà le porte per la successiva discesa nel vallone degli Spagnoli. La fatica unita al caldo si fa sentire ma la voglia di affrontare la lunga e spettacolare discesa nel Vallone inedito a quasi tutti i componenti della gita ci fa procedere spediti. Passo dopo passo si guadagna quota e così finalmente si arriva al nostro ultimo colle. Viste brutte, percorso brutto e meteo… ottimo! Si perché anche se qualche rumore sospetto ci mette in ansia il cielo sembra essere dalla nostra parte… una volta che siamo tutti radunati via con la foto di rito e poi si inizia a scendere l'inedito sentiero. Bello filante a tratti tecnico con qualche tornantino che permette a qualcuno di noi alcune evoluzioni ginniche per fortuna senza nessuna conseguenza fisica…

Attraversiamo aimè un tratto "muccato" dove i ricordini dei ruminanti si insediano sulle nostre gomme, foratura di rito, e discesa finale verso la mulattiera che arriva dalla Bandia non proprio scorrevole che mette un po’ di pepe a questa parte di percorso. Alla mulattiera si continua a scendere lenti lenti per non spalmarsi addosso le cosine delle mucche e finalmente troviamo la discesa finale, la più bella della valle forse per la sua fluidità alternata ai numerosi tornanti che la rendono impegnativa quanto basta… chi sa parte già con il sorriso chi non sa lo acquista man a mano che scende verso Sambuco… ma non tutte le ciambelle nascono con il buco e purtroppo succede un fatto non simpatico che coinvolge uno dei nostri (si dice il peccato ma non il peccatore): la scoperta amara della perdita delle chiavi dell'auto! Si torna sui propri passi nella speranza di trovarle mollemente adagiate sul sentiero… ovviamente tutto è inutile. 

Allora non resta che far scemare l'amarezza di questa perdita annegandola nella bellezza del percorso tornantoso che ci regala il Vallone della Madonna. Sorridente come ebeti ci fiondiamo in Sambuco desiderosi di mettere da parte almeno sete e fame… il rientro non è dei più veloci, chi ha perso le chiavi oggi ha rifatto il viaggio per recuperare l'auto ma alla fine ci siamo tutti divertiti. Il giro è stato duro (più che altro per il caldo), affascinante per gli ambienti e gratificante per discesa e compagnia… si anche questa volta non ci siamo pentiti di esserci alzati all'alba e di esser rincasati tardi. Se questi sono i risultati ben venga tutto il resto!

E ora spazio alle foto della giornata
Noi invece ci aggiorniamo tra giovedì e venerdì per la prossima uscita, che sarà quasi sicuramente di sabato e… beh vi lasciamo con un po’ di suspance altrimenti diventa tutto troppo semplice…

A presto allora e buona settimana

Max "Gas"
 
Ps. domani tenetevi liberi che quasi sicuramente faremo una notturna in quel di Pasturana con annessa magnatina e bevutina finale!!!

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