Buon mercoledì a tutti…
Oh un'altra gita sociale è stata fatta, quello che non siamo
riusciti a fare sabato scorso l'abbiamo preso con gli interessi questa
domenica. Mantenuta la stessa valle, la Stura, ma con un giro diverso
sicuramente più accattivante rispetto a quanto previsto sia come panorami che
come impegno fisico… e perché no anche come percorsi di discesa!
Ma andiamo con ordine… dopo i soliti balletti logistici
legati alle previsioni meteo che davano una buona probabilità di temporali per
la domenica pomeriggio decidiamo venerdì di confermare la zona scelta e
itinerario. Con le ultime telefonate raggiungiamo quota 10 presenze e visto
dove si va non è male come numero. Ritrovo al cimitero di Sambuco dove iniziamo
ad assaporare l'11° compagno di questo giro: il caldo!
Sapevamo che con questo anticiclone africano ieri non
sarebbe stato un giro rose e fiori ma eravamo fiduciosi nei temporali di sabato
sera che in teoria ci avrebbero donato un'aria frizzante, peccato che in questa
valle probabilmente non si è vista una goccia d'acqua dal cielo. Partiamo
quindi tranquilli e raggiungiamo senza grossi problemi l'abitato di Moriglione,
ma ora viene il bello: la rotabile che ci porta al passo di Salsa Blancias ha
poca ombra e purtroppo sappiamo che è abbastanza impermeabile alla brezza…
saliamo sotto il sole cocente, tocchiamo tutte le volte che si può l'acqua
anche per un semplice e banale pediluvio o per intingervi i polsi… ma pedalata
dopo pedalata arriviamo tutti al passo e tutto sommato con un ottimo tempo visto
le pendenze del percorso e la estrema calura accompagnata ovviamente da una
buona dose di umidità. Per fortuna al colle tira una bella arietta e complice
anche il magnifico panorama ci riposiamo e recuperiamo le forze necessarie alla
seconda ed inedita parte di escursione.
Per non farci mancare nulla cerchiamo anche di riparare la
scomparsa di una vite nella bici del nostro nuovo amico… dopo aver smontato e
rimontato sembriamo esserci riusciti così ripartiamo belli arzilli alla volta
delle casermette della Bandia. Altra sosta acqua e via verso il passo di
Valcavera dove prendiamo il tanto atteso sentiero dei Fiori che con andamento a
mezza costa interamente pedalabile (unica accortezza stare attenti a come si
pongono le pedivelle altrimenti fanno leva e si ruzzola) procediamo commossi
lungo il versante oggi interamente fiorito! Uno spettacolo nello spettacolo
perché a noi ci fa commuovere anche il sentiero…
Terminato il traverso iniziamo una non banale discesa, che
brutta cosa perdere tutta questa quota, fino ad arrivare alla fine della parte
pedalata. Ora si passa al portage o spinta che sia per almeno 250m. Meta il
colle Serour che ci spalancherà le porte per la successiva discesa nel vallone
degli Spagnoli. La fatica unita al caldo si fa sentire ma la voglia di
affrontare la lunga e spettacolare discesa nel Vallone inedito a quasi tutti i
componenti della gita ci fa procedere spediti. Passo dopo passo si guadagna
quota e così finalmente si arriva al nostro ultimo colle. Viste brutte,
percorso brutto e meteo… ottimo! Si perché anche se qualche rumore sospetto ci
mette in ansia il cielo sembra essere dalla nostra parte… una volta che siamo
tutti radunati via con la foto di rito e poi si inizia a scendere l'inedito
sentiero. Bello filante a tratti tecnico con qualche tornantino che permette a
qualcuno di noi alcune evoluzioni ginniche per fortuna senza nessuna
conseguenza fisica…
Attraversiamo aimè un tratto "muccato" dove i
ricordini dei ruminanti si insediano sulle nostre gomme, foratura di rito, e
discesa finale verso la mulattiera che arriva dalla Bandia non proprio
scorrevole che mette un po’ di pepe a questa parte di percorso. Alla mulattiera
si continua a scendere lenti lenti per non spalmarsi addosso le cosine delle
mucche e finalmente troviamo la discesa finale, la più bella della valle forse
per la sua fluidità alternata ai numerosi tornanti che la rendono impegnativa
quanto basta… chi sa parte già con il sorriso chi non sa lo acquista man a mano
che scende verso Sambuco… ma non tutte le ciambelle nascono con il buco e
purtroppo succede un fatto non simpatico che coinvolge uno dei nostri (si dice
il peccato ma non il peccatore): la scoperta amara della perdita delle chiavi
dell'auto! Si torna sui propri passi nella speranza di trovarle mollemente adagiate
sul sentiero… ovviamente tutto è inutile.
Allora non resta che far scemare
l'amarezza di questa perdita annegandola nella bellezza del percorso tornantoso
che ci regala il Vallone della Madonna. Sorridente come ebeti ci fiondiamo in
Sambuco desiderosi di mettere da parte almeno sete e fame… il rientro non è dei
più veloci, chi ha perso le chiavi oggi ha rifatto il viaggio per recuperare
l'auto ma alla fine ci siamo tutti divertiti. Il giro è stato duro (più che
altro per il caldo), affascinante per gli ambienti e gratificante per discesa e
compagnia… si anche questa volta non ci siamo pentiti di esserci alzati
all'alba e di esser rincasati tardi. Se questi sono i risultati ben venga tutto
il resto!
E ora spazio alle foto della giornata
Noi invece ci aggiorniamo tra giovedì e venerdì per la prossima uscita,
che sarà quasi sicuramente di sabato e… beh vi lasciamo con un po’ di suspance
altrimenti diventa tutto troppo semplice…
A presto allora e buona settimana
Max "Gas"
Ps. domani tenetevi liberi che quasi sicuramente faremo una notturna in quel di Pasturana con annessa magnatina e bevutina finale!!!
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