2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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martedì 14 luglio 2015

[REPORT] ERAVAMO 4 AMICI... AL COLLE ENTRELOR

Un ben ritrovato a tutti...
 
Direzione Orveille... fa capolino il Gran Paradiso con la sua nord
Eh si alla fine sabato ci siamo ritrovati solo in 4, 4 amici che per una volta non erano al bar (come ci narrava Gino Paoli) ma si sono ritrovati alla partenza della gita al Colle Entrelor... non sempre si hanno i grandi numeri, noi non abbiamo mai puntato ai grandi numeri ma a belle uscite (almeno ci si prova) che possano gratificare i presenti e lasciare quel "buon sapore" che aiuta nella vita di tutti i giorni. Quindi ritrovarsi a ranghi così ridotti, sapendo tra l'altro che molti assenti erano lo stesso impegnati in altre attività montane, non ci ha turbato più tanti anche perchè quello che contava per il 75% dei presenti era la gita totalmente sconosciuta.
 
Cambia la salita ma non il panorama...
Bando alle ciance iniziamo la nostra narrazione (breve) che ci porterà poi al link delle foto scattate :-)...
 
Si entra decisamente nel vallone che porta al Colle Entrelor
Parcheggiate le macchine davanti al comune di Degioz osserviamo prima il mega campo estivo in pieno allestimento e poi inforchiamo i nostri destrieri meccanici per affrontare la mulattiera reale che rampe a parte ci conduce dolcemente al piano che ospita la casa di Caccia di Orveille. L'aria frizzantina, il fondo quasi perfetto e la tanta ombra ci fanno pensare a quanto caldo abbiamo patito la scorsa domenica nella salita all'altopiano della Gardetta... ma oggi la musica è diversa e ce la godiamo tutta! 
 
Enzo arriva ai Laghi Djouan
Giunti alla capanna facciamo il piano d'acqua e dopo esserci raggruppati ed aver scattato diverse foto in direzione Gran Paradiso (la visibilità era talmente perfetta che si vedeva la traccia della normale che parte dal Vittorio Emanuele) iniziamo la seconda parte della nostra ascensione con meta ai laghi Djouan... qua il discorso cambia perchè il fondo è più irregolare a tratti scavato, soprattutto dopo l'alpeggio Djouan, ma passata la parte più irta e segnata dal passaggio delle mucche ci introduciamo decisamente nel bellissimo vallone dominato dai laghi e dal colle Entrelor: la nostra meta finale. Il colle sembra li a portata di mano ma la prospettiva inganna perchè non è proprio vicino...
 
Arrivo al Lago Nero
Si prosegue con cautela nel tratto a mezza costa molto esposto che ci porta tra pedalate e spinte fino ai due laghi Djouan. Siamo rimasti in tre, Antonello ci aveva detto che la sua meta erano quei due laghi e noi l'abbiamo lasciato tranquillo al suo ritmo di salita. Dopo le immancabili foto si parte verso il Lago Nero, qualche escursionista ci supera in salita o lo si incontra in discesa. E' sempre un sabato di Luglio ma la zona non è molto attraente per il turismo di massa... meglio così! Meglio per noi...
 
Portage finale lungo la pietraia che porta al colle
Superiamo anche il Lago Nero e a questo punto ognuno prende i suoi ritmi di salita, si pedala ancora ma per risparmiare un pochino le fatiche e forse anche un pò per la quota il tratto finale che porta alla "cima Coppi" viene fatto con bici al fianco o in spalla... l'arrivo al Colle posto a 3002m ha sempre il suo perchè e per chi ci è già stato altre due volte arrivare e rimanere in maniche corte rappresenta un piacevole momento. Si tira un pò di aria ma ragazzi che pacchia! Dopo il momento in solitaria il primo viene raggiunto da Enzo e poi dall'indomabile Mauro che nonostante una forma non ottimale non ha rinunciato ad arrivare al punto più alto... foto, foto, foto e i soliti pensieri che ti attanagliano quando devi ridiscendere il percorso che hai fatto prima a piedi.
 
L'immancabile foto di "Cima Coppi"
Pensieri "stupidi" e preoccupazioni infondate perchè poi una volta che sei in sella, tranni i primissimi tratti di sentiero, si riesce a fare la discesa tutta in bici e i più bravi non mettono il piedino a terra neanche nei tornanti più stretti. Tecnico il giusto, fondo tutto sommato buono e assenza di escursionisti rendono la discesa piacevole... unico grosso problema la vista costante sul gruppo del Gran Paradiso e sui laghi che distraggono moltissimo!... si arriva così ai Djouan contenti come bimbi e li ritroviamo Antonello e torniamo ad essere i "4 amici" della partenza. Breve saluto e mano tecnica ad Alessandra e Donato trovati in piena modalità salita (anche se forse sarebbe meglio scendere a quell'ora) e ripartiamo carichi per affrontare la parte laghi-capanna di caccia.
 
Difficile non distrarsi...
... per fortuna il sentiero è facile :-)
Non siamo stanchi, siamo in pochi e non c'è praticamente nessuno sul sentiero... morale arriviamo al pianoro che ospita la capanna in brevissimo tempo. Senza correre senza esagerare ma si sa che se si prende il ritmo si percorrono chilometri senza praticamente accorgersi del percorso... forse anche perchè il sentiero è proprio una goduria. Si deve solo stare attenti nei tratti esposti, vero Antonello?
 
Tratto esposto anche se tecnicamente facile
Oplà ora ci rimane l'ultima parte su sentiero immerso nel bosco che ci depositerà a Eaux Rosseaux dove tolti i primi 3/4 tornanti un pò impegnativi (ma che non sono più lo spauracchio di 5 anni fa) si scende su un percorso scorrevolissimo, certo qualche passaggio a piedi nei pressi di alcuni ruscelli è oramai obbligato ma questi intermezzi non ci tolgono il piacere immenso di questa discesa... superato un simpatico gruppo di escursionisti e percorso il tratto finale del sentiero eccoci all'asfalto! "Eh ma che bella discesa, che bel giro" parole che partono in modo spontaneo dai neofiti della zona... ma non è finita qua :-)...
 
Il tratto finale nel bosco
Dopo un passaggio all'interno della caratteristica e silenziosa frazione evitiamo di scendere lungo la scontata provinciale e inforchiamo i prati che in inverno servono per il fondo e arriviamo quasi senza toccare asfalto al nostro punto di partenza. Contenti e felici? Pensiamo proprio di si e per mettere la ciliegina sulla torta di questa bella giornata ci concediamo una suntuosa quanto semplice merenda sinoira... averne di sabati così!

E ora dopo tanto parlare un pò di foto dai:
Noi vi diamo appuntamento invece a domani con la scheda della prossima gita sociale che si dovrebbe tenere domenica in Val Gesso... il condizionale è legato al meteo perchè con l'arrivo del pestilenziale anticiclone africano torneranno i nostri "amici" temporali montani. Decideremo infatti venerdì nel tardo pomeriggio dopo aver visionato le previsioni se fare l'uscita. Incrociamo le dita?

Per il momento buona settimana e ricordate che noi qualche notturna la facciamo da qua a venerdì, gli interessati ci contattino al solito numero di cellulare ;-)...

Max "Gas"

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