2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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lunedì 20 maggio 2013

FINE SETTIMANA: PROGRAMMA STRAVOLTO

Innanzitutto un ben ritrovato a tutti e un buon lunedì... che sia finalmente un inizio settimana più secco! Ce lo meritiamo perchè ci siamo già persi Aprile e anche Maggio sta scivolando via e sarà ricordato come uno dei più schifosi a livello meteo...

Ma noi del gruppo mtb del cai novi non ci demoralizziamo e continuiamo a uscire e a pedalare... ovvio che facciamo dei progetti e che li dobbiamo cambiare all'ultimo minuto ma sfruttando la Liguria anche ieri siamo riusciti a portare a casa una bella giornata. Accantonato anche il progetto del giro in zona Tobbio vuoi per la pioggia che si è scaricata copiosa in quasi tutto il nord ovest e anche per le minacciose nuvole che ieri mattina giravano in quella zona abbiamo optato per la zona di Finale... ci sarebbe piaciuto puntare anche al Beigua ma guarda caso c'erano nuvole minacciose, vento teso da ovest e quello che più ci preoccupava fiumi d'acqua che invadevano sicuramente tutti i sentieri. La zona stra battuta di Finale ci sembrava l'unica scelta logica anche perchè non volevano finire troppo tardi per non rischiare di rimanere intrappolati nel rientro del tardo pomeriggio...

Usciamo a Spotorno e vento (freddo da ovest) a parte la giornata sembra spettacolare anche se nel mare ci sono ancora le nuvole minacciose che sicuramente fino a qualche ora fa hanno vomitato acqua in zona... si parcheggia a Varigotti oggi anche perchè rientrare sul sentiero della Briga non sarebbe etico visto la grossa possibilità di segnarlo con il nostro passaggio, no oggi si rientra alla macchina via DhDonne ;-)...

Saliamo come da prassi a San Bernardino e chi abitualmente frequenta la zona si rende conto che di acqua ne è scesa tanta ma tanta visto che la troviamo anche in punti che raramente abbiamo visto umidi anche in pieno inverno. Siamo in pochi oggi ma con noi un nuovo compagno di escursione ci da la carica per affrontare zone che in questo inverno che non vuole passare (si perchè anche se temporalmente siamo in primavera per noi è ancora inverno visto come evolve il meteo) abbiamo percorso fino alla nausea :-(... un bel vento fresco ci accompagna fino alla fine dell'asfalto. Arriva da ovest e quindi ce lo ritroveremo anche sulla DhDonne. Forse questo è l'unico segno tangibile che siamo in primavera!

Oggi decidiamo di scendere dal Vacchè un pò perchè con il terreno così intriso d'acqua è preferibile andare dove la roccia abbonda e dove possiamo trovare i pratoni che con l'esposizione al sole dovrebbero essere un pochino più asciutti... durante la salita lungo il sentiero dei Ciappi le zone fangose si sprecano ma grazie alla tipologia di terreno procediamo bene e senza lasciare troppe tracce. Dopo la classica salitella spacca fiato, neanche troppo scivolosa, decidiamo di tralasciare l'ingresso classico giusto per evitare i salti rocciosi oggi fradici per l'entrata morbida al vacchè... scelta saggia e tra passaggi ovviamente fangosi, acquitrinosi arriviamo nella parte più rocciosa immersa nel sottobosco. Fondo viscido, ma ci siamo abituati oramai, che ci fa procedere con circospezione ma i nostri occhi sono ammaliati dai verdi vivaci dei muschi... complice anche la presenza del sole che oramai ha un azimut più alto rispetto all'inverno. Sembra di essere in Irlanda e non in un qualsiasi bosco ligure. Prendiamo almeno un lato positivo di questo periodo monsonico! In breve arriviamo a Lacremà e visto che ora non possiamo più scendere lungo la vecchia crosa procediamo su asfalto dribblando dove possibile il torrentello in piena che scende a valle... segno chiaro ed evidente che di acqua ne è caduta tantissima...
PRATI VERDISSIMI IN ZONA VACCHE'
Ora ci tocca la pratica "Ponti Romani-Arma" e siamo curiosi di vedere quanta acqua troveremo... ma siamo sicuri che non rimarremo delusi :-). Iniziamo con un bel guado con acqua quasi al mozzo poco prima di salire nella zone dei vigneti, poi tagliamo in due letteralmente il torrente gonfio d'acqua nella discesa dal ponte crollato e giusto per non farci mancare nulla risaliamo verso la fine della nostra ascesa un tratto trasformato in un ruscelletto... per assurdo la zona in piano rocciosa nella parte bassa e la zona delle lastronate sono in condizioni ottime! 
PONTI ROMANI: PASSAGGIO TECNICO CON GUADO ANNESSO
Certo ci vuole un pò di sensibilità, tecnica e gamba per passare indenni senza poggiare il piedi a terra ma alla fine ci si sente felici... comunque la fatica che si fa in questa salita alla fine si sente tutta! Per fortuna l'arrivo alla Grotta dell'Arma con il sole e il frizzantino odierno fanno passare tutto... a gruppo riunito puntiamo alle Manie dove fervono gli ultimi preparativi per la prossima 24h che si svolgerà l'ultimo we di maggio. Ma a noi non interessa e partiamo subito per il sentiero Indiani: fango all'inizio, roccia, acqua e vegetazione... nulla di nuovo per quello che riguarda i 3/4 del sentiero; purtroppo abbiamo quasi un colpo quando arriviamo sul crinale con vista mare dove vediamo lo scempio creato dal bobcat! Dopo la cisterna hanno distrutto il sentiero per far passare la tubazione... ci sono quasi venuti i lacrimoni al pensiero di com'era e di come è oggi... tutto quello che conoscevamo oramai è andato perduto, e non so come si concerà nei prossimi anni. Scandaloso!
IN DISCESA SULLA DHDONNE, CON LO SFONDO DEL MARE IMPETUOSO

Una volta ripresi dalla brutta novità abbiamo continuato la nostra escursione scendendo prima dal sentiero 30minuti, e rincuorati nell'averlo trovato come l'avevamo lasciato dall'ultima volta abbiamo affrontato con ardore l'ultima risalita seria della giornata per dirigerci alla DhDonne. Sentiero che non delude mai soprattutto asciutto anche se oggi ventosissimo... beh in fondo noi lo facevamo sempre in inverno quando soffia la tramontana e non il maestrale (o libeccio che sia). Sempre più divertente la zona delle varianti, sempre più scavata la zona scavata con nuovi tagli creati da chi non sa cosa vuol dire il tecnico lento... sempre divertente la zona dei tornantini finali e la crosa che porta a Varigotti... tutto perfettamente secco e asciutto. Ma sapevamo di trovare il sentiero in queste condizioni... Dopo circa 900m di dislivello arriviamo alle macchine. E' stata una bella giornata sicuramente anche se non aver potuto salire a quote più alte ci ha un pò deluso, ma si sa che non si deve sputare nel piatto un cui si mangia! Accontentiamoci ;-)...

E ora spazio come al solito alle foto:
LE FOTO DELLA GIORNATA FINALESE
Appuntamento teoricamente ora alla ultima uscita sociale dedicata ai 150 anni del Cai, destinazione Val Curone e crinale che divide la Val Borbera. Non siamo comunque ancora di farla l'uscita perchè in quella zona almeno a nord il fango regna sovrano, decideremo con gli amici del CAI Tortona se farla o meno... conferma entro giovedì! Comunque se non andiamo lì, meteo permettendo, qualcosa faremo domenica 26 ;-)

A presto allora...

Max "Gas"

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