Buon mercoledì a tutti e ben ritrovati!
Prima di parlare, brevemente, del giretto di sabato scorso anticipiamo che per questo sabato se il meteo lo permetterà tenteremo una delle ultime puntate alpine con un giretto inedito in Valle d'Aosta su un percorso ben esposto che dovrebbe metterci al riparo dal freddo che sta per arrivare. Se invece non fosse possibile salire in quota per colpa del meteo ripiegheremo nella zona del Lago di Como... aggiornamenti tra domani e venerdì mattina, in ogni caso pedalaremo sabato perchè domenica c'è la Polentata della Sezione alla quale invitiamo tutti ma proprio tutti!
E ora un pò di storia riguardo la gita di sabato...
Viste le condizioni meteo che ci avrebbero portato a pedalare sicuramente sotto le nuvole con temperature prettamente autunnali, quindi non caldissime, e anche con il rischio di qualche rovescio o momenti piovosi si era optato per la classica pedalata della zona di Rivarossa. Temuta sia per l'impegno fisico richiesto nelle due fasi di salita, tra l'altro percorrendo due volte la stessa salita ci si deve armare anche di un ottimo spirito, che per la prima discesa che facile non è... però c'era almeno la quasi certezza di trovare un meteo decente per buona parte dell'uscita. Ci troviamo così in 6 al parcheggio situato all'inizio delle Strette (il tratto di strada tortuoso che collega Persi a Pertuso), nonostante l'ombra non fa freddo e nel cielo le nuvole sono tutte ammassate nelle creste di confine e quindi si inizia a pedalare sotto il sole e cielo blu... per ora ci accontentiamo.
Colpo di pedale dopo colpo di pedale arriviamo a Costa Merlassino e chi conosce il percorso sa che ora inizia il "divertimento", Alfio che è novello della zona apprezzerà le dolci pendenze che precedono l'arrivo al Monte Barilaro; tra l'altro dopo il lunghissimo periodo di siccità che ha contraddistinto questa estate appena passata il fondo è ricco di sassolini che aumentano il piacere della salita... faticando non poco passiamo anche l'ultima rampa fetente e raccogliamo un pò le forze per l'ultimo sforzo, anzi penultimo, richiesto per arrivare al Colle Gavasa. Da lì in breve, per fortuna, giungiamo al Monte Camisola dove ha inizio la prima delle due discese programmate per la giornata...
Il fondo perfettamente asciutto, a volte anche troppo asciutto, ci accoglie nei primi tratti di dislivello negativo dove il bosco autunnale sta depositando le prime foglie oramai ingiallite. Arrivati al sentiero 209 che sale da Pertuso ammiriamo e allo stesso tempo temiamo (al pensiero di farlo in sella) il sentieroa picco sulla vallata... ma per oggi continuiamo sulla vecchia strada :-)... breve salita a piedi e poi giù lungo il 209 tra passaggi rocciosi e panorami mozzafiato dove le foto si sprecano, in breve torniamo alla sterrata e dopo un momento contemplativo alla chiesetta di Rivarossa raggiungiamo quello che rimane del vecchio abitato. Dopo un veloce controllo al bivacco iniziamo la vera discesa e questa volta proviamo l'inedita, per noi, variante sul 208A. Prima parte molto sporca con sassi grossi come noci di cocco dove la poca pendenza ci impegna molto per evitare di mettere il piede per terra, seconda parte decisamente più scorrevole e terza parte più impegnativa dove non si può correre molto e bisogna stare attenti alle piccole trappolette rocciose... dopo il passaggio con bici a mano nel grosso buco scavato da un piccolo torrentello ci aspetta un ultimo tratto semi pianeggiante che ci riporta al sentiero 208, ora siamo "a casa" e sappiamo cosa ci aspetta. Sembra scorrevole ma non lo è ma oramai siamo assuefatti a questo fondo e l'arrivo alla ex Casa Cantoniera ci fa perdere il sorriso. Finita la prima discesa e soprattutto si deve intraprendere la seconda salita... uffi!
Ma è uno sporco "lavoro" e sappiamo che ci tocca, armandoci di tanta tanta pazienza ricominciamo a salire... ora con molta più calma rispetto alla prima ascesa, pausa a Costa Merlassino, pause tra le varie rampe e pausa relax al prato che sovrasta il colle Gavasa anche se l'arrivo delle nuvole minacciose che fino a poco prima ci giravano intorno ci consiglia una pronta ripartenza anche perchè percorrere la costa non è cosa breve. Si parte!
Il percorso ha sempre il suo perchè e oggi che la visibilità è ottima anche se manca un pò il cielo blu cobalto, i momenti esposti che offre questo sentiero si possono "gustare" in modo completo e così i fotografi hanno materiale per i loro scatti. Unica pecca il fondo un pò troppo asciutto che rende i tratti smossi ancora più smossi, si un pelino umido forse era meglio, Ma non ci formalizziamo troppo siamo contenti lo stesso! Arrivati così al bosco dove si può scegliere se passare bassi o alti optiamo per la variante alta... spingiamo per far prima e poi via di nuovo in cresta, poi zig zag nel bosco sapientemente segnato dal mitico Stefano. Poi una volta usciti incontriamo per l'ultima volta la cresta e la vista sull'orrido del torrente Borbera e ci troviamo di fronte il lungo ripido scivolo di terreno pieno pieno di sassi che con questo asciutto offrono un'aderenza pessima... ma oramai abbiamo la "nostra variante" che ci riporta nel bosco, un paio di tornanti che ora si possono tentare in sella senza rischio di ruzzolare... un ultimo tratto molto cattivo (molto cattivo) e poi eccoci sbucare sulla provinciale tutti felici stanchi e asciutti. Già asciutti perchè nel frattempo le nuvole sono aumentate, il poco vento cessato e siamo a rischio acqua. Felici come bimbi riprendiamo la strada verso casa, con la tappa obbligata per reintegrare i liquidi persi a Persi :-D. Usciamo dal locale che piove abbastanza forte ma la cosa non interessa a nessuno...
Un pò di foto ve le siete meritate per la pazienza mostrata fino a qua!
Vi diamo appuntamento sempre su questo spazio per le info relative alla uscita di sabato, incrociate con noi le dita per un meteo propizio... a presto allora.
Max "Gas"
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