Buon giovedì sera a tutti!
Ah sembra che sia arrivato l'autunno, che poi è solo da ieri sera che il meteo è virato prepotentemente al brutto ma ci sembra un'eternità! Comunque noi sabato scorso ci siamo forse goduto una delle ultime belle giornate da passare in quota... sicuramente la neve caduta in queste ore sulle Alpi andrà a sciogliersi velocemente alle quote più basse ma il momento magico pensiamo sia definitivamente terminato. Abituati a quanto successo lo scorso anno ora siamo un pò tristi ma è giusto che la stagione faccia la sua parte... Certo è che questa situazione meteo ci sta mettendo un pò in difficoltà nel trovare la meta per la prossima domenica, ma per fortuna la Liguria è dietro l'angolo!
Ma qualcuno starà pensando: ma non doveva essere un post legato al report della gita di sabato scorso al Petit Mont Blanc? Certo che si, ora ci dedichiamo a questo ;-)...
Con tanti dubbi e qualche rinuncia dovuta al freddo ipotizzato dalle previsioni meteo riusciamo a mettere insieme un risicato gruppetto di sole 4 persone, pronti a "sfidare" il fresco che l'amata Valle d'Aosta ci doveva propinare. Tenendo anche conto che la salita essendo quasi tutta in ombra non avrebbe aiutato la nostra situazione, se poi aggiungiamo anche le nuvole più o meno compatte si prospettava una gita in quota avara di temperature amiche... l'avvicinamento lo facciamo nelle nuvole, ma man a mano che ci avvicinavamo all'imbocco della valle il grigiore lasciava lo spazio all'azzurro. E sorpresa!
Quella che doveva essere una giornata così così si presentava invece come una giornata con cielo blu cobalto, senza vento e con alla partenza si temperature autunnali ma non gelide come da previsione. Dopo aver assaporato la prima sferzata di aria montana ci prepariamo e partiamo seguendo senza grossi problemi la traccia gps del Petit Mont Blanc. Partenza un pò feroce su asfalto ma una volta giunti ad un bacino artificiale il tutto si spiana notevolmente fino a quando ritroviamo l'asfalto. Siamo in Val di Rhemes e davanti a noi si presenta un panorama molto bello con le prime cime innevate, mentre alle nostre spalle troneggia il Monte Bianco. Il meteo continua ad essere spettacolare e oramai non sentiamo più neanche l'aria frizzantina, anche perchè iniziamo a fare sul serio e abbandonata la cittadina di Rheme Saint Georges si inizia a salire in modo repentino ma ancora su asfalto. D'altronde da qualche parte li dobbiamo accumulare i 1200m di dislivello :-)...
Terminato l'asfalto proseguiamo su una bellissima strada asfaltata, diversi tornanti ci fanno guadagnare velocemente quota. Fra i rami dei larici ancora verdi iniziamo a spuntare i primi raggi di sole che andiamo a cercare di "rubare" nei momenti di pausa che ci concediamo perchè alla fin fine la pendenza è sempre intorno al 10%... momenti quasi di relax se pensiamo agli ultimi 400m che conosciamo solo tramite relazioni. Eccoci arrivati al baita e all'ultimo punto acqua... dopo aver ammirato lo stupendo panorama sappiamo che le prossime pedalate fino al colle saranno interessanti! La strada si impenna in maniera cattiva... molto cattiva...
Quanto riportato sulle varie relazioni corrisponde al vero perchè son 400m di dislivello per i veri amanti delle pendenze massacro, non si scende mai sotto il 20%. Solo un tornante che ci ammalia ma quando lo si aggira mostra l'altra faccia della medaglia. Per fortuna il fondo è ottimo e si può pedalare tutto il tragitto... ma si fa meno fatica spingendo e forse ci si mette anche meno come tempo di salita. Tant'è che ci si ostina a pedalarlo intraprendendo una "lotta" con l'Alpe tutta maschile... l'arrivo al colle è il premio per questa ostinazione anche se a dire gli ultimi metri di salita sono praticamente in piano. Eccoci al colle, cielo blu cobalto sole spettacolare e alle nostre spalle il monte Paillasse che decidiamo di non salire perchè ce lo terremo per la sociale prevista a Giugno 2017. Dopo esserci goduti la zona e il tepore inaspettato iniziamo la nostra discesa.
Anche se nessuno dei presenti l'ha mai fatta a furia di leggere relazioni, vedere foto e video la conosciamo quasi a memoria. Ci turba un pò quanto appreso sui primi tornanti ma una volta dentro il sentiero 1 non ci sembrano così terribili... ma forse siamo noi che siamo abituati a cose più cattive e soprattutto a fondi peggiori. Si certo c'è un pò di esposizione ma nulla di drammatico. Arriviamo così alla sessione dei 55 tornanti che scivolano velocemente, troppo velocemente sotto le nostre ruote. Impossibile comunque non fotografare quell'angolino di sentiero con vista sul Gran Paradiso oggi in condizioni quasi invernali... dopo un lungo tratto quasi rettilineo con fondo perfetto e velocità non proprio da codice arriviamo alla presa dell'acquedotto e da li imbocchiamo dopo un breve tratto a spinta la sterrata che ci permetterà di evitare molto asfalto... rieccoci al bacino artificiale. Ma scendere su asfalto non ci garba molto e quindi ci "inventiamo" qualche taglio ma alla fine dobbiamo soccombere e terminare la giornata sul bitume.
Fa caldo, molto caldo rispetto anche a quanto previsto e così dopo esserci cambiati non possiamo che chiudere la giornata seduti all'aperto sorseggiando l'amata bevanda luppolata... e lo ammettiamo prendendo un pò in giro quelli che oggi non si sono sentiti di seguirci in questa bella gita. Certo qua il difficile non c'è ma la zona merita e poi mica si può solo vivere di #pitruni no?
E ora spazio alle foto:
Noi ci risentiamo qua domani per la meta di domenica prossima, comunque salvo sorprese torneremo a Sestri Levante. La sappiamo che anche dopo intense giornate di pioggia si scende senza problemi... a domani allora e buona serata a tutti!
Max "Gas"
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