Buon lunedì a tutti...
Che strano autunno si sta svolgendo sotto i nostri occhi, strano più che altro dal punto di vista climatico almeno alle nostre latitudini dove ad una iniziale fase nevosa ora si stanno susseguendo giornate molto belle e anche calde in zona alpi. E noi possiamo non approfittarne? Certo che no :-)... quindi sabato scorso cogliendo l'ennesimo invito di Alfio ci siamo fiondati in zona Como per affrontare il tanto decantato itinerario Galbiga-Venini-Crocione. Il meteo era dato per buono e quindi c'erano tutte le premesse per una bella esperienza!
Dopo l'ultima conta sabato ci troviamo alla partenza della funivia in 8, solito gruppetto ben motivato che dopo l'oziosa salita con la funivia che ha la massima pendenza in Europa iniziamo finalmente a pedalare sotto un bel sole... si sale su asfalto con pendenze sempre piacevoli alternando tratti scoperti a tratti dove si è immersi nelle faggete. Purtroppo le prime fasi di salita sono caratterizzate dalla foschia che rende quasi invisibile il lago ma siamo fiduciosi e speriamo di poter, una volta in quota, ammirare l'incredibile panorama Alpi/lago che tanto ci hanno decantato amici e foto scovate in rete....
La temperatura ottima ci permette di arrivare al primo rifugio, oggi chiuso, senza troppo sudare ma il sole che gioca ancora a nascondino con le residue nuvole e che scompare proprio quando siamo fermi ci consiglia una sosta breve. Si riparte con l'junica discesa facile di oggi (asfalto) ma che brina i presenti essendo completamente in ombra, ma torniamo a scaldarci presto perchè si torna a salire... in vista del rifugio Venini, nostro posto tappa di oggi, prima facciamo una tappa panoramica con vista gruppo Rosa e Lago di Lugano e una volta ricompattata l'allegra combriccola ripartiamo verso il Venini, lo ignoriamo temporaneamente per dirigerci subito alla vicina vetta del Monte Galbiga. Rampette assassine che immettono nel pianoro sommitale da dove la vista è a 360°. Caspita non sappiamo dove scattare le foto, nel dubbio spariamo a raffica con gli scorci che ci piacciono di più, si cerca di capire anche che montagne ci troviamo di fronte ma Rosa a parte le stupidaggini abbondano!
Dopo la foto di gruppo torniamo al rifugio passando dal crinale così iniziamo ad avere un primo assaggio di tecnico, dopo tanto asfalto fa sempre piacere ritrovare un pò di terra e sassi. Al rifugio qualche golosastro si lascia tentare dalla dolcezza ma non c'è troppo tempo da perdere! Le giornate sono corte e si deve affrontare ancora la parte impegnativa della gita, si riparte prima in piano poi alternando tratti di saliscendi fino ad alcuni ruderi dove ci aspetta un brevissimo tratto a spinta che ci conduce alla vetta del Monte Crocione. Lassù il panorama sul lago di Como finalmente rivelatosi ai nostri occhi è fantastico! Foto, ancora foto e si inizia a pregustare la discesa tanto decantata da Alfio oggi mentore di tutto il gruppo... Via si parte!
Torniamo sui nostri passi fino ai ruderi, imbocchiamo l'aleatorio sentiero che conduce alla vecchia militare della linea Cadorna e così inizia la nostra discesa caratterizzata da fondo ottimo di terra e sassi, molti tornanti più o meno chiusi (un paio solo alla portata del marziano Stefano). Galleria e un ultimo tratto un pelino più tecnico che taglia la sterrata che serve le case della zona... potremmo finirla qua e scendere verso riva percorrendo il resto del dislivello che ci separa dalla civiltà ma oramai siamo "affamati" e vogliamo riempirci per benino il pancino.
Salutato Beppe che non si sente di affrontare l'ultima parte sicuramente più tecnica ripartiamo con 3 strappetti che ci portano ad un ennesimo punto panoramico: ora si fa sul serio! Iniziamo un sentiero strepitoso che con altri tornanti spesso molto esposti va a vincere la ripida parete che sovrasta l'abitato di Tremezzo. Un piatto per intenditori, per palati fini e noi non possiamo lasciarcelo scappare... tra uno scatto e l'altro affrontiamo uno dopo l'altro le curve che ci portano verso valle. Il fondo a volte non proprio fisso ci impongono una guida molto attenta dove in certi casi sbagliare non è ammesso... con un occhio al percorso e uno all'ambiente finiamo la nostra discesa con una superba scalinata finale!... stanchi ma felici prima di toccare la strada di lungo lago eccoci ancora a passare tra le viuzze del paese.
Un ultimo sforzo con la pedalata Tremezzo-Argegno resa abbastanza faticosa dalla bassa pressione delle nostre gomme, dall'inevitabile stanchezza accumulata durante tutta la giornata e soprattutto dal traffico veicolare... ma l'arrivo alla zona di partenza e la successiva pausa post gita ci ridanno quella carica necessaria per affrontare gli ultimi 10 metri di dislivello... felici e anche un pò infreddoliti riprendiamo la strada di casa. La zona ci è piaciuta, il giro ancora di più e torneremo sicuramente in zona perchè sicuramente ci sono altre cose interessanti da mettere nel paniere... e chissà che anche il prossimo fine settimana a dispetto della data si riuscirà a tornare in quota ancora una volta! Noi ci proveremo, chi ci segue?
Per ora continuiamo a sognare guardando le numerose foto scattate sabato:
MONTI GALBIGA E CROCIONE, PASSANDO DAL RIF. VENINI |
Appuntamento tra giovedì e venerdì per la prossima meta... noi non ci fermiamo mai! Seguiteci che non ve ne pentirete ;-)
Max "Gas"
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