Eccoci qua!
E tre, già siamo arrivati alla terza uscita sociale per questo 2015 e questa volta non abbiamo neanche dovuto spostare o pensare di spostare l'uscita per meteo ballerino. L'arrivo dell'anticiclone delle Azzorre ci ha permesso di partire bene con la primavera potendo così fare l'escursione "compressa" come territorio di sviluppo, ma non come impegno globale, in zona Forti di Genova. Ed eravamo anche un bel gruppetto :-)...
L'avvicinamento alla data della gita è stato strano perchè non c'è stato quel fermento che spesso precede le nostre gite, vuoi la certezza dell'itinerario già ben collaudato, vuoi per il meteo sicuro (e senza vento!) e vuoi per la consapevolezza che molti di noi sarebbero stati assenti per problemi ed impegni vari eravamo già preparati ad una gita a ranghi ridotti... e invece mai dire mai, perchè i Forti son sempre i Forti e attirano!
E quindi magicamente tra venerdì sera e sabato mattina siamo arrivati a formare quella "sporca dozzina" che ha sempre un suo perchè anche come cabala numerico. E quindi beati coloro che si sono avventurati sui sentieri dal fondo spesso sconnesso anche se faticosamente pedalabile, sterrate più o meno tecniche... il tutto a due passi dalla caotica città portuale. Non ci stancheremo mai di parlare di questa strana situazione in cui bastano poche centinaia di metri di dislivello per trovarsi immersi in una atmosfera strana, quasi appenninica, dove si può percorrere un sentiero tecnicissimo con vista Stadio Marassi o Lanterna. O scendere le vie caratteristiche fatte di scale alla ligure, costituita dai caratteristici lunghi scalini, tra angusti muretti e curve spesso a 90 gradi immersi nei vicoli di antica memoria... ma il vero spettacolo si ha lassù sui colli che ospitano i Forti!
Già ma per raggiungerli occorre molto spirito di sacrificio e perchè no adattamento perchè le antiche mulattiere che una volta erano perfette e mantenute dai soldati ora conservano ancora spesso il loro aspetto ma in molti tratti il fondo è scavato rovinato e solo grazie al fatto che la roccia è fissa si riesce se si ha gamba e un pelo di equilibrio a riuscire ad arrivare alle varie mete sempre in sella. Un gioco sottile che appassiona molti tanto da "disperdere" una buona dose di energia spesso gratuita: ma vuoi mettere la soddisfazione a pedalare tutto il tratto che conduce al forte Minore e al Maggiore o ad inanellare i 14 tornanti che portano al Diamante senza quasi mai mettere il piede a terra se non per rifiatare? E poi da lassù il panorama è fantastico, sabato poi entusiasmante con la vista ravvicinata delle Alpi Marittime ancora completamente bianche... peccato che la Corsica ancora una volta si sia nascosta ma non si può volere tutto dalla vita no?
Comunque i Forti non sono solo salita, almeno per noi, e dopo una fatica verso la cima segue sempre una tecnica discesa (a volte faticosa come la salita) che ripaga degli sforzi fatti. E così ripercorriamo a ritroso la militare del Forte Diamante, con qualche taglio qua e la, il sentiero a mezza costa segnato Rombo che con tratti più o meno tecnici ci porta al paese di Begato. Si i sorrisi abbondano, certo un pò meno presenti durante l'ascesa al Forte Begato sul sentiero dell'Avvocato... ma con il fondo asciutto e l'aria ancora frizzante la fatica c'è ma è sopportabile. Oh il sentiero non regala nulla e si deve guadagnare ogni metro di salita ma la soddisfazione che si ha arrivando al Forte Begato ripaga di tutte le fatiche, ora poi che si può evitare la terribile cementata conosciuta come "spaccacuore" a favore del nuovo trail su terra...
Oramai le nostre fatiche di ascesa sono agli scoccioli, ancora un breve trasferimento oltre il forte Puin e poi via in discesa lungo il corto ed intrigante sentiero di raccordo che ci porta al sentiero X, mezzacosta con qualche gradoncino da superare e poi eccoci alla nostra ultima e appagante discesa. Si percorre tutto il crinale che quasi sempre in maniera tranquilla, ma qualche passaggio lo troviamo con gradinetti e fondo non proprio compatto, ci porta nuovamente alla civiltà. Ma non siamo contenti e quindi via alla ricerca delle crose con scale annesse che finalmente ci portano a lambire nuovamente il muro di cinta del cimitero monumentale che avevamo già incontrato all'inizio della nostra escursione. Volti soddisfatti, a tratti anche stanchi, le impressioni finali su un giro non lungo ma impegnativo ma gratificante.
Degna conclusione all'accogliente bar fronte cimitero, siamo a Genova e in questa zona non c'è molto, ma la cordialità della barista fa passare in secondo piano la location. Ci accontentiamo con poco e prendiamo con gioia quello che passa il convento... e torniamo alle macchine contenti contenti. Con già il pensiero alla prossima uscita, ma nel frattempo ci godiamo le immagini scattate oggi. Per la prossima uscita c'è tempo, sarà già gita sociale (Beigua e sentiero Quadrato il 12 aprile) ma forse riusciamo a strappare un sabato pedalatorio prima della domenica pasquale... vedremo! E ora le foto :-):
Noi comunque ci aggiorniamo a venerdì per gli immancabili auguri Pasquali e l'eventuale punta per l'uscita pedalata di sabato 4 aprile!
Buona settimana a tutti!!
Max "Gas"
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