Un ben ritrovato a tutti in questo caldo lunedì di giugno...
Eccoci qua a narrare con poche ma significative parole la bella escursione in quota fatta lo scorso sabato. Ci siamo un pò azzardati ma abbiamo mantenuto la meta prefissata ad inizio settimana: il passo Cialancia a quota 2685m. Il dubbio questa volta non era nel meteo ma nella presenza della neve e nella tenuta fisica di tutti noi non ancora avvezzi ad un impegno fisico così importante. Ma le adesioni abbastanza corpose, eravamo in 8 partenti, hanno dimostrato che la voglia c'era di mettere in essere questa piccola impresa...
Si sale avvolti dalle nubi |
Ci troviamo tutti incredibilmente puntuali alle 8.30 fiduciosi almeno di trovare un meteo stabile per tutta la giornata, dopo infiniti fine settimana con enormi incertezze questa era senz'altro una ottima notizia. Senza perder troppo tempo iniziamo l'ascesa lungo la bellissima strada militare, ristrutturata nel 2005 almeno fino al Lago di Lauson, che con pendenza costante all'8/9% ci ha condotto tutti al Lago. Lì ci ha salutato Davide un pò a corto di fiato e noi siamo ripartiti per l'ultimo tratto che ci ha condotto alla Conca Cialancia dribblando o pestando la neve che ancora è presente a quelle quote. Purtroppo (o per fortuna) questo ultimo tratto l'abbiamo fatto immersi nelle nuvole da caldo ma non faceva per nulla freddo e meno male perchè una volta arrivati alla Conca i nostri piedi erano già belli bagnati. Breve pausa ristoratrice e nel silenzio della Conca, forse eravamo i primi esseri umani ad risalire quella zona dopo il lungo inverno, iniziamo l'ascesa con bici a spinta o in spalla con l'obiettivo Colle Cialancia.
Si attraversa in nevaio |
La prima parte è già sgombra di neve ma da metà in su abbiamo incontrato ancora lingue di neve importanti e questo ci ha costretto intanto a batter traccia e a cercare di individuare il sentiero nascosto in gran parte dalla coltre bianca... ma ritirando fuori l'esperienza maturata in tanti anni di pestaggio neve ed usando sovente la mtb come terzo attrezzo piano piano ci siamo avvicinati al colle dove abbiamo ritrovato il sole e il versante dei 13 Laghi dove ci aspettava la discesa... ovviamente anch'essa almeno nei primi 200m di dislivello ingombra di neve. Ovviamente quando siamo arrivati tutti in cima ci siamo concessi una pausa meritata, non era presto ma era necessario ritemprarsi perchè anche la discesa non sarebbe stata banale...
Inizia la discesa! |
Via si parte! Subito un bel pendio di neve già marcia ma che teneva abbastanza, poi almeno fino al primo lago (quello con il cannone) si alternava il sentiero pulito a qualche tratto innevato con ulteriore aggiramento dell'ultimo pendio critico. La presenza di qualche passaggio hard ha messo ulteriore pepe a questo inizio di discesa dove si era ancora in modalità "escursionismo su neve"... al lago un pò di ravanamento sacrosanto per ritrovare il sentiero e poi finalmente tutta terra e rocce fino ai baraccamenti. Tra l'altro abbiamo anche testato una sugosa variante con sassi grossi come meloni che ha piacevolmente rinfrancato le menti dei gitanti.
Dai baraccamenti in teoria avremmo dovuto provare una variante di discesa ma tra stanchezza accumulata e orario un pò troppo in là optiamo per il conosciuto GTA che purtroppo (amara sorpresa) è stato distrutto nella prima sua metà da un intervento di ruspa probabilmente per far passare una condotta d'cqua... un ottimo esempio di preservazione delle opere presenti in montagna! Per nostra fortuna lo scempio ad un certo punto finisce e ritroviamo la vecchia mulattiera inerbita che conoscevamo... al successivo bivio che ci porterà con facile sentiero in zona bike-park di Prali perdiamo Sergio e lo aspettiamo: arriverà stravolto ma felice di poter concludere con noi il giro...
Veloce rientro sui percorsi da criceti di Prali e dopo la meritata birra via, purtroppo, lungo il rientro asfaltato che ci riporta alla macchina. Stanchi ma felici ci salutiamo e ce ne torniamo a casa per arrivare a destinazione verso le 20... beh questa volta ci siamo meritati un BRAVI! Forse non era il periodo giusto per fare una escursione del genere ma noi pensiamo che al di la della fatica qualche volta dobbiamo seguire il nostro cuore e poi al di la della fatica oggi non abbiamo rischiato nulla!
Alla prossima escursione allora, già questo sabato prossimo anche se la programmata ascesa alla finestra di Champorcher probabilmente non potremo farla causa presenza di neve... ma stiamo aspettando notizie certe prima di dare il la al cambio meta (già pronta :-) )
Ci risentiamo verso metà settimana per le ultime info!
Max "Gas"
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