Buon pomeriggio a tutti...
Dopo averlo pensato, e cercato protagonisti ecco che domenica in compagnia di Giuliano si è concretizzato il progetto "Tobbio" con un giro di ampio respiro che ci ha fatto fare il periplo per altre vette prima di approdare sulla montagna "simbolo" della nostra zona.
Ci si trova a Novi la mattina alle 7.30 con un bel freschetto e molta acqua nello zaino (almeno per me)… ci sono tutti gli ingredienti per una bella giornata di fatica: sole, umore alle stelle, ambiente selvaggio e quel pizzico di scoperta per quello che c’è dietro casa. Non saranno le Alpi ma in quanto a selvaggio e isolamento non sono da meno le nostre zone… Si parte da una Voltaggio ancora addormentata, fa fresco e lo prendiamo tutto sicuri poi di sentirne la mancanza. Scivoliamo veloci e tranquilli sulla strada asfaltata fino a Molini dove abbandoniamo la civiltà per salire subito come si deve lungo la pista forestale, qua troviamo l’ultima vera ombra della giornata e anche le ultime fonti d’acqua. In due procediamo spediti ma senza esagerare sappiamo che sarà una giornata faticosa e dosiamo le forze, intanto la mia mtb ricondizionata (sella compresa) fa il suo dovere… in breve arriviamo alla Alta Via e dopo una prima doverosa pausa con vista sul Golfo di Genova nuvoloso (!) giriamo verso il Leco. Erano anni che non tornavo in zona ma per fortuna la strada non è peggiorata ma neanche migliorata… sotto il monte ecco la nostra deviazione verso il M.te Taccone, e qua le cose si fanno serie con il fondo che peggiora e ci fa capire che non sempre potremo stare in sella, i tratti pedalati si alternano quindi al camminare ma per fortuna almeno io pedalo abbastanza cercando allo stesso tempo di non stancarmi troppo e poi ho sempre la caviglia destra che mi da fastidio quando cammino… i panorami uniti alla solitudine però tengono alto il nostro morale e in breve siamo sotto il Taccone. Procediamo regolari e verso le 12 accompagnati dai primi momenti di portage siamo sulla vetta del M.te Figne, il Tobbio è sempre più vicino e dalla valle arriva l’eco della manifestazione ai Martiri della Benedicta… siamo al settimo cielo. Scendiamo quindi verso la Carrosina e qua il gioco si fa duro: i primi 100m di dislivello sono veramente cattivi e tranne qualche passaggio li facciamo a piedi anche perché farsi male in questa zona non è salutare… ecco la sterrata che ci porterà alla Carrosina e di acqua neanche l’ombra e sotto vento fa un caldo boia: per fortuna come acqua stiamo benone. Velocemente arriviamo alla cascina, salutiamo gli avventori (comodosi con il fuoristrada) e partiamo subito in direzione Dagliola… il traverso non è indenne dal portage ovviamente dopo due incontri con escursionisti (ci stiamo avvicinando alla civiltà del Tobbio) risciamo nella seconda parte di questo trasferimento a salire nuovamente in sella… eccoci al passo.
Pausa e si riparte con le mtb in spalla, Giuliano si ricorda più o meno il tragitto che ci separa dalla nostra ultima vetta io me lo ricordo benissimo stringo i denti e riparto cercando di capire dove e come passare nella successiva discesa… ingoiamo i 200m metri di dislivello che ci separano dalla chiesa e quando la vedo la fatica passa e inizio a scarpinare velocemente anche per non far vedere a tutti i presenti che sto faticando! In cima trovo diverse persone conosciute ma c’è Maurizio che immortala il mio arrivo. Ottimo ottimo sono sul Tobbio e dopo gli scarponi, gli sci ora ho portato anche la mtb. Bene bene… dopo una quindicina di minuti arriva anche Giuliano. Foto e complimenti di rito, una sana piccola pausa e dopo l’ennesimo complimento per la piccola impresa iniziamo la discesa con un po’ di apprensione su come riusciremo ad affrontare le difficoltà, non banali, che ci si presenteranno fino alla Dagliola. Tutto sommato ce la caviamo benone e personalmente sono molto soddisfatto in quanto riesco a fare quasi tutto in sella si si tutto benone!
Dal passo invece di prendere il sentiero basso che ci porterebbe senza grossissime fatiche fino quasi al bivio con il sentiero verso gli Eremiti io convinco Giuliano a stare sul sentiero alto anche perché conosco bene solo quello. Non banale ma oramai siamo carichi e caldi quindi scendiamo sempre su alte difficoltà ma ci divertiamo e non commettiamo errori. Siamo al bivio stanchi e felici! Ora ci aspetta l’ultima parte praticamente priva di difficoltà e salvo un piccolo passaggio irto sopra Voltaggio planiamo in paese senza grossi problemi. Stanchi ma felici, io un po’ assetato ma non disdegno di fare l’ultima “pazzia” lungo le scale che portano al nostro parcheggio. Si oggi abbiamo coronato un sogno iniziato questo inverno… ma tornerò, almeno io, per permettere che questo sogno venga vissuto anche da Massimo e chissà magari da altri.
Il resto domenica finisce “stancamente” a casa, ma un po’ di ozio me lo sono meritato!
A presto…
Nessun commento:
Posta un commento