Buona sera a tutti...
con sommo ritardo causa impegni che mi hanno tenuto lontano dal web eccomi per le solite due paroline post giro condite dalla presenza dall'album contenente le immagini scattate in occasione del giro di sabato scorso... il "solito" giro dei Forti integrale in quel di Genova.
La montagna a due passi dalla città, un ambiente unico com'è unica Genova così accartocciata ai suoi monti e così contorta da donare a pochi passi dal caos angoli di puro isolamento su percorsi selettivi che mettono a dura prova prima le coronarie dei pedalatori e poi le loro abilità equilibristiche tra passaggi pedalati e discese su terreni impervi. Ma andiamo con ordine.
A ranghi un pò meno ridotti rispetto a domenica scorsa ci presentiamo in 6 al parcheggio in zona Staglieno: Alberto, Massimo, Giuliano, Enzo, Max e la "sopresa" Lorenzo. Da lì saliamo prima fino a Righi e dopo il classico riposino con vista Lanterna affrontiamo l'ultima rampa asfaltata fino al Forte Begato. Dal cancello dell'Avvocato chi conosce la zona sa che dopo il dolce della discesina arriva la "spaccacuore"... ne usciamo tutti bene e ci rinfranchiamo volgendo lo sguardo verso il Fasce: prima o poi si dovrà fare sta benedetta T rovesciata... ma oggi ci concentriamo su questo bel percorso che a primavera da il meglio di se stesso, anche se la tramontana la si sente e da un pò di fastidio. Senza perdere troppo tempo saliamo sulla dorsale a destra della strada maestra oramai disastrata dalle ultime piogge e con qualche colpo di piede a terra siamo sotto il Forte Diamante: ah che piacere rifare per l'ennesima volta i suoi 14 tornanti! Saliamo tranquilli e una volta in cima foto di rito e un pò di relax. Peccato che la discesa sia veramente veloce...
Ma sappiamo che non è finita visto che dobbiamo scendere fino a Pregli, evitiamo però il tratto fatto lo scorso anno sicuramente infangatissimo, e ci fiondiamo direttamente lungo il crinale incrociando quasi subito la sterrata che ci porterebbe al Forte Sperone. Da qua si scende veloci incontrando rari tratti difficili (almeno per noi abituati al terreno ligure) e si arriva alla civiltà. Un paio di scalette e crose ci riportano al caos e dopo una pausa per foratura iniziamo a risalire ma questa volta in modo più dolce fino a S. Eusebio. Carichi dalla discesa passiamo oltre anche al traffico che siamo costretti a subire.
Per fortuna si arriva alla chiesetta di S. Eusebio e dopo la rampetta che ci scrosta lo smog di dosso prendiamo lo sterrato che ci porta in zona Torre Quezzi, dove un odorino di cinghiale e salamini ci impone l'immediata partenza verso la nostra ultima meta: il Forte Richelieu. Però prima ci aspetta l'ultima fatica... forse la prova più difficile: la strada super dissestata che ci condurrà prima sotto il ratti e poi alla cava. Il fondo è come quello dello scorso anno ma complice anche il fatto che siamo pochi e che è tutto perfettamente asciutto molti di noi riescono a pedalarla integralmente. Con pause ma tutta sui pedali... l'arrivo al ponte pone fine alle sofferenze e il resto del tragitto fino alla cava è pura formalità, anche il passaggio del cancello pedonale ora è piacevole visto che hanno sistemato la via di fuga per chi ha le due ruote: ora in molti potranno proseguire in sella e la cosa non sarà più esclusiva di Alessandro... Ora siamo sotto il nostro ultimo forte e ci si divide.
Massimo, Alberto e Max tentano un approccio finale seguendo un sentiero mai percorso e scoprono una gradevole variante sicuramente da rifare, gli altri salgono per la solita salita e arrivano su per primi. Il meteo è bello ma per nostra natura non ci fermiamo troppo anche perchè la diretta del Richelieu sappiamo che deve essere fatta senza essere troppo freddi... via si parte!
Ah che bel percorso: tecnico, lento, con i passaggi da cercare e le traiettorie migliori non sempre visibili di primo acchito. Oggi in molti giocano qualche jolly e qualcuno azzarda qualche passaggio ardito e viene premiato. Il bello di questa discesa che anche se la si fa più volte si possono trovare delle linee mai percorse. Purtroppo come tutte le belle cose anche la nostra ultima discesa finisce... arriviamo in Genova e dopo la seconda foratura ripartiamo verso la macchina affrontando la parte della gita più pericolosa: il traffico Genovese delle 16!
Comunque arriviamo tutti interi alle macchine contenti e ovviamente felici come bimbi, soprattutto i due reduci dalla cavalcata al Tobbio di domenica scorsa visto che hanno sempre pedalato in questa occasione... ora ci aspetta un fine settimana di stop per le festività pasquali. Ma occhio al programma che sabato 30 Maggio si pedala sul Ticino e qua vi aspettiamo tutti: zerò difficoltà, ambiente unico e relax al 100%. Impossibile mancare!
Buona serata e BUONA PASQUA!!!
Max "Gas"
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