Ben ritrovato a tutti...
Sabato scorso ci siamo concessi un'esplorazione fuori porta in una zona completamente sconosciuta visto che il gruppo previsto per l'uscita non era numeroso e il tempo abbastanza stabile. Cercando qua e la in settimana si era scovato un itinerario suggestivo che ci avrebbe condotto ad una delle cime simbolo della zona del Lecchese, ma noi per ragioni di ciclabilità massima avremmo salito il versante dalla val Imagna... detto fatto, armati di tracce e qualche straccio di carta ci siamo ritrovati in 4 alla barriera di Assago per dirigerci a Rota d'Imagna dove partiva la nostra nuova avventura.
Mettiamo il sedere sulla sella intorno alle 9 del mattino e subito capiamo due cose (le altre le scopriremo più tardi): sarà una giornata dal clima caldo e umido, qua le pendenze ci sono sia su asfalto che su sterrato... comunque armati di santa pazienza iniziamo la nostra prima parte di salita fino al paese di Brumano su "comoda" (che non significa poco pendente :-) ) strada asfalta, cercando in modo maniacale tutta l'ombra possibile... quando la traccia lo segnala lasciamo la civiltà per addentrarci in una bellissima sterrata costellata da piacevoli saliscendi. Il fondo è ottimo e ci permette una salita piuttosto agevole, come usciamo nel brullo crinale le cose cambiano radicalmente e tra pendenze, smosso e afa remiamo un pochino; per fortuna arrivati al Passo del Pallio una rigenerante brezza mitica la nostra calura, purtroppo la cappa di umidità invece impedisce di godere del bellissimo panorama che siamo sicuri questo valico può offrirci, la conformazione del terreno ricorda molto il nostro appennino e infatti ecco subito lungo il nostro percorso una irtissima salita ma per fortuna nostra deviamo subito su un bellissimo sentiero a mezza costa che ci fa guadagnare quota in maniera molto dolce e ci offre allo stesso tempo alcuni momenti tecnici all'interno di una stupenda faggeta.
Cambiando versante e anche grazie agli alberi ora fa un pò meno caldo! Siamo sul sentiero 14 e ci godiamo questo momento fino al bivio con il sentiero 17, nei pressi della Sorgente Forbesette, dove termina la parte pedalata di oggi. Ci aspettano circa 400m di portage, con una prima parte abbastanza tenera dove si percorre un il bel sentiero con fondo prevalentemente terroso... poi la "pacchia" finisce e inizia la classica salita fuori dal bosco tra ciotoli di calcare e i numerosi gradini che caratterizzano le zone calcaree... salendo, visto che poi ridiscenderemo dallo stesso percorso, verso il Rifugio Azzoni (posto alla base della Punta Carminati (Gruppo Resegone) cerchiamo ci capire quali saranno le linee migliori e meno terribili di questo contorto percorso. Tra l'altro tocchiamo con mano che qua gli escursionisti non mancano di certo, ci guardano un pò tra lo stupito e l'ammirato... anche se pensiamo che molti ci prendono per pazzi :-)...
Passo dopo passo il divario tra noi e il rifugio diminuisce sempre più ma non il caldo. Alla fine comunque eccoci giunti alla nostra meta, stanchi e un pochino assetati ci togliamo le mtb di dosso e ci godiamo la meritata pausa. Vista la folla eviteremo di salire fino alla croce di vetta, ci torneremo una prossima volta cambiando sicuramente mese giusto per evitare le alte temperature e la folla di oggi... terminata la fase di relax ora non rimane che iniziare la nostra discesa ben sapendo che non sarà una passeggiata!
Sicuramente cercheremo di non renderla una passeggiata andando a fare più passaggi possibili con l'obbligo assoluto di non arrecare disturbo a chi a piedi sta frequentando il nostro stesso percorso... il percorso è duro a tratti sicuramente anche oltre l'OC perchè si aggiunge la variabile smosso che accentua le difficoltà, ma riusciamo a fare molti passaggi e riceviamo diversi "bravi" da chi ci incrocia, ci fanno addirittura le foto... Comunque capito il terreno, che non ci è proprio sconosciuto infatti ci sentiamo quasi a casa perchè ricorda la Liguria, arriviamo abbastanza in fretta al termine di questa particolare discesa pagando dazio con una foratura... ai più forse non sembra ma noi ci siamo divertiti e non poco!
Abbandonato il sentiero 571 seguiamo la traccia che continua sul 587. Fondo migliore ma non credete che si stia scendendo su un percorso scorrevole, beh rispetto a prima non ci sono paragoni ma i numerosi roccioni inframezzati a tratti più terrosi e con radici richiedono sempre una attenzione massima. L'essere entrati nel bosco lasciano il sole sopra le fronde degli alberi aiuta, ma ci vorrebbe un condizionatore portatile perchè l'umidità è massima... e ora in lontananza si sentono i primi rumorini che non lasciano presagire nulla di buono: il temporale è in arrivo... ci finiremo in mezzo?
Proseguiamo la nostra discesa passando per la cascina Zucchero e la zona di Pramagnone giungendo al Passo La Porta, dove alterniano tratti in discesa a tratti molto ripidi che richiedono ancora momenti a spinta con qualche incertezza legata a qualche bivio con percorsi paralleli che hanno richiesto un pò di orientamento logico. Nel frattempo i tuoni si avvicinano sempre di più e anche il cielo man a mano che passa il tempo è sempre più bigio... ma sotto di noi vediamo il paese e le nostre auto. Ancora qualche tratto "tipicamente Ligure" dove scendiamo per crose bergamasche e in breve arriviamo alle auto. Stanchi ma ipercontenti di questa nuova avventura facciamo appena in tempo a cambiarci che si scatena il classico temporale estivo! In zona non piove da circa 25 giorni e lo capiamo subito dalla violenza della pioggia che ci costringe a rimanere in auto per almeno 15 minuti, dopo la bella lavata non ci rimane che chiudere la giornata con una bevuta ristoratrice...
Bella zona, bel percorso e si pensa anche ottimi panorami. Ci torneremo sicuramente con chi del gruppo oggi non ha potuto esserci! Per ora spazio alle foto scattate durante l'escursione ;-)
Noi invece vi diamo appuntamento alla prossima uscita che sarà sociale e in zona Val Susa, sempre che il meteo non ci metta lo zampino. Ci aggiorniamo tra mercoledì pomeriggio e giovedì. Buon inizio di settima a tutti
Max "Gas"
Nessun commento:
Posta un commento