2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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lunedì 31 marzo 2014

[REPORT] UN GIRO DEI FORTI INEDITO

Buon lunedì a tutti...

Eccoci qua con ora legale e almeno per i prossimi 2/3 giorni un meteo decisamente primaverile. Prendiamo quello che passa il convento e non lamentiamoci se prima del prossimo we arriverà un pò di pioggia: sapremo come trovare una opzione di uscita tranquilli ;-)...
Si sale al Puin via Locanda Baracche
Intanto ci siamo gustati due belle giornate in questo fine settimana appena passato, che hanno fatto da contorno sicuramente a belle uscite sulle due ruote. Sicuramente per noi è stato così sabato (con piccola replica magari anche domenica) certo non siamo andati in zona Beigua per paura di trovare i sentieri bagnati ma non ci siamo di certo risparmiati panorami e fatiche... ripagati da percorsi sempre all'altezza della loro fama. Riuscire poi a condurre anche i più affezionati della zona in percorsi inediti ci ripaga ampiamente dei problemi legati a logistica e organizzazione.
 
Relax al Forte Minore
Intanto la più bella notizia della giornata è il rientro alle pedalate "serie" di Giuliano! E con questa bella notizia non si può che partire con il piede giusto...
 
Primo tratto impegnativo del sentiero che parte dal F. Maggiore
Per questa volta infatti non ci siamo limitati a fare un qualcosa di conosciuto e sperimentato, quindi niente giro integrale dei forti sempre bellissimo ma con il noioso (e anche pericoloso) rientro pomeridiano lungo Corso Europa. Siamo sempre partiti dalla zona di Staglieno che garantisce per Genova ampi parcheggi e facilità di ritrovo con salita fino al Righi e Sperone... bella anche se inattesa la variante proposta da Mauro per arrivare al Forte Sperone che ci ha fatto evitare ancora un pò di asfalto, pazienza per il fondo un pò sconnesso e per le pendenze ma si è spinto veramente poco. Allo Sperone troviamo nuovamente civiltà e folla che ci accompagnerà lungo il trasferimento fino alla locanda delle Baracche, eh si questa volta niente salita "spaccacuore": si testa la via più abbordabile che dalla locanda ci porterà alla base del forte Puin. Bella variante non banale ovviamente da pedalare ma molto panoramica. Nessuno si lamenta :-)
 
Crinale tra bivio F. Minore / F. Puin
Da qua torniamo nella norma di un percorso di avvicinamento ai Forti Minore e Maggiore stra conosciuto e sempre soffrendo per le pendenze non troppo modeste rimaniamo in sella fino al bivio. Da lì ancora un pò di passione mitigata dal fondo perfettamente asciutto che sembra appiattire i passaggi nervosi rocciosi che un sentiero oramai in stato di abbandono manifesta... sembra! Al Minore foto e sguardi sul sentiero rombo che ci porterà in una fase successiva al paesino di Begato, e poi ancora un pò di sana salita per arrivare allo spiazzo dove una volta sorgeva il forte Maggiore... oggi è veramente una bella giornata di primavera con discreta visibilità e quindi si sprecano apprezzamenti e foto verso il mare e verso i monti appenninici ancora innevati... ora ci aspetta una breve ma intensa discesa prima con passaggi rocciosi e poi su fondo terroso. Breve troppo breve ma sufficiente a rigenerarci per la salita al Forte Diamante: 14 tornanti che se pedalati senza fermarsi hanno il loro perchè!
 
Primo tratto del sentiero Rombo
Via saliamo... ma sono pochi che spingono, provano tutti a pedalare perchè oggi con l'asciutto (condizioni così era da tempo che non le si trovava in tutta l'uscita). In cima al Forte troviamo Giuliano che oggi non ha voluto strafare ma sorride: tutta la salita fatta in sella, con le dovute pause ovviamente, alza sicuramente il morale! Bravo...

Dopo la meritata pausa, con pensieri a voce alta su cosa ci aspettava nella seconda parte del giro e su cosa si sarebbe fatto nel sabato successivo, ripartiamo. Visto il bel tempo incontriamo qualche escursionista impegnato nell'ascensione e quindi ci fermiamo per concedergli il passo... qualcuno passa sul sentiero diretto e ci ritroviamo alla Sella Diamante... continuiamo lungo la sterrata che ci riporta al bivio per i forti Minore/Maggiore ignorandolo e puntando al crinale. Evitando di scendere troppo andiamo verso l'inizio del sentiero rombo che con uno stupendo mezza costa ci porta alla selletta dove incontriamo l'inizio della parte tecnica. L'avvicinamento questa volta è stato perfetto perchè il sentiero era stato ripulito da poco levandoci di torno rovi e ramaglie: divino!

Con il gruppo radunato ripartiamo ancora in discesa verso il paese di Begato: primo tratto mediamente tecnico, parte centrale non banale a livello tecnico dove mantenere una continuità di progressione non era per niente facile, ultima parte abbastanza tranquilla... a Begato tra crose, scale liguri, acqua ritroviamo il nostro nemico più acerrimo: la salita! E che salita... una micidiale rampa cementata corta per fortuna che ci ha riportato alla realtà dopo la lunga discesa iniziata dal Diamante. Arriviamo immersi nell'ombra (che con il caldo di oggi non guasta anzi) all'attacco del sentiero conosciuto come dell'Avvocato (due quadrati rossi) che con ampi traversi e tornanti ci riportano alla base del Forte Begato. Fondo anche qua non perfetto ma sicuramente con pedalabilità ottima.
Pausa contemplativa in discesa verso Staglieno
Al forte tra orario e segni evidenti di stanchezza, e anche per le grandi incertezze sul quantitativo di strada da fare per risalire, accantoniamo l'idea di scendere sul sentiero della mosca/bruco... e poi ci aspetta ancora l'ultima discesa fino al cimitero monumentale che nessuno conosce. Meglio tenersi un pò di tempo per il tratto finale di percorso perchè tra bivi, possibili forature e incertezze su sentieri paralleli un pò di tempo perso era da mettere in conto. Ma prima della discesa ancora un attimo di fatica con il dislivello da salire fino al forte Puin: evitiamo la "cementata" e inforchiamo il sentiero parallelo. Finalmente le grandi salite sono finite!
Classico sentiero di cresta
Al Puin iniziamo prima a scendere sul sentiero X, breve mezzacosta e poi giù lungo il crinale che alterna tratti facili a tratti gradonati e per nulla banali tenendo anche conto che oramai la stanchezza la fa da padrona. Ci ingarbugliamo un attimo con la traccia prendendo il sentiero parallelo sbagliato e arriviamo poco sopra la civiltà, un pò di smosso con successivo passaggio "strettino" tra due muretti a secco. Siamo all'asfalto, finito? Per nulla vogliamo scherzare!
Scale a go-go... ovviamente liguri!
Discesa, questa si, banale su asfalto fino alla chiesa di Staglieno... poi scale tipiche liguri belle oggi perchè asciutte mortali (o quasi) se umide o bagnate fino al muro di cinta del cimitero monumentale. Ora si che il giro si può dire concluso! Facciamo una frugale bisboccia nell'unico, triste, locale che ci capita a tiro e torniamo felici e contenti alle macchine... anche oggi non ci siamo annoiati e salvo un paio di forature non abbiamo patito danni a mezzi e persone... che ne dite ora di guardarvi un pò di foto dopo tante parole?

LE NOSTRE FOTO
LE FOTO DI MARIO B.

... noi invece vi diamo appuntamento per la prossima uscita tra mercoledì e giovedì ;-)

Buon settimana a tutti!!!!

Max "Gas"

ps. con la bella stagione ripartiranno anche ufficialmente le notturne... mettete in carica le vostre luci che due pedalate nelle vigne non si possono evitare!

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