2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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domenica 12 giugno 2011

SEGNAVIA QUADRATO: TECNICA E PIETRE (PARCO BEIGUA)

Buona domenica!

Finalmente siamo tornati sui monti dopo la pausa della gita al giro d'Italia e lo stop per colpa del meteo... ancora purtroppo a ranghi ridotti (per diverse ragioni non riuciamo mai a fare un bel gruppetto) abbiamo dedicato il sabato all'esplorazione di un altro sentiero in zona Beigua. Le premesse meteo del mattino non erano delle migliori in quanto il nostro amico genovese ci aveva informato che nella zona di Varazze il cielo era nero nero... dopo un fitto scambio di messaggi decidiamo di partire lo stesso con la possibilità di prolungare il viaggio in macchina fino a Finale. A Varazze però il tempo, dopo la pioggia di Masone, era in netto miglioramento anche se permaneva il cappello di nuvole sulla nostra destinazione. Ma avevamo voglia di metterci in gioco per scoprire un nuovo percorso e quindi armati di buone intenzioni decidiamo di rispettare i programmi.

La salita fino a Faie è sempre la stessa per fortuna oggi il traffico dei compattatori diretti alla discarica è scarso. Sotto un sole a tratti caldino finalmente abbandoniamo il bitume e ci immergiamo nel bosco e nello sterrato che con andamento costante ma sempre in salita ci porterà fino a Prariondo oggi nostra Cima Coppi. La strada in alcuni tratti era parecchioo disastrata segno che le piogge della settimana appena passata avevano fatto il loro sporco lavoro, sicuramente ieri le nostre fatiche sono aumentate anche a causa del fondo viscido... inoltre più salivamo e più ci trovavamo immersi nella nebbia, un classico per questa zona e un brutto segno per la nostra prima parte di sentiero che avremmo trovato bagnato. Sicuramente la nostra discesa non ci avrebbe annoiato. Comunque dopo l'ultimo lungo traverso e gli strappi finali arriviamo a Prariondo e ci concediamo una meritata pausa speranzosi che il sole faccia capolino. Speranza vana perchè rassegnati iniziamo la discesa imboccando il nostro quadrato che ci condurrà a Sciarborasca con una visibilità e un'umidità da fine novembre altro che giugno!

Alberto ci aveva preparato sul fatto che la parte iniziale del sentiero non era tenera e oggi che è anche marcia d'acqua le difficoltà sono veramente alte, la presenza di numerose pietre messe di coltello per deviare l'acqua ci obbligano a continui movimenti per il loro sorpasso: la relazione è stata veritiera! Oggi faticheremo come in salita anche in discesa, peccato anche per l'assenza di panorami ma le nuvole basse e il totale isolamento della zona ci regalano momenti veramente magici (Max si da del cretino per aver dimenticato la macchina fotografica a casa!)...

Per fortuna il sentiero dopo il primo quarto inizia ad asciugare e a diminuire leggermente la difficoltà, ma non permette di rilassarci pena accenni di capottamento o qualche caduta innocua... fondo sassoso, pietre frangi acqua obbligano una marcia non troppo lenta ma sempre guidata: faticosa ma di grande soddisfazione infatti iniziamo a spuntare i primi sorrisi... poi ora ritroviamo anche il sole e le belle viste sui golfi di Varazze e Cogoleto.
Stanchi ma felici planiamo a Sciarborasca, il gruppo decide di abbandonare l'idea di rientrare a Varazze passando dal Passo del Muraglione e quindi seguiamo Alberto su un rientro che promette ancora un pò di gioia: 5 tornantini secchi secchi e un bel ponte finale sul torrente. Voliamo l'ultima fatica e non potendo scendere nell'ultima sterrata chiusa dopo l'alluvione del 2010 arriviamo via sfalto a Cogoleto. Torniamo a Varazze pedalando in relax mode lungo la ciclabile ricavata nella sede della ferrovia... e capiamo che siamo oramai nel pieno della stagione marittima: tantissime persone sono in spiaggia.

Per noi non rimane invece che riporre le bici in macchina e dopo i saluti rientrare a casa felici di questa nuova avventura!

E ora "tocca" pensare al prossimo raduno LPV che quest'anno si svolgerà a Garessio... domani posteremo qua le informazioni per convincervi a partecipare...

A presto allora e buon inizio settimana...

Max "Gas"

PS: vi informiamo che è nuovamente possibile tornare a girare almeno sui sentieri e sterrati di Pasturana, Tassarolo, Gavi e Montei anche se in qualche tratto il fango è veramente fastidioso... ma almeno nelle vigne non si rischia l'esaurimento nervoso dal fango che si appiccica alla nostra fedele cavalcatura. Speriamo che duri!

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