2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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lunedì 16 maggio 2011

[REPORT] UNA MADONNA DELLA GUARDIA "AUTUNNALE"

Buon giorno a tutti e ben ritrovati.

Dopo la trasfertona in quel di Como complice anche le previsioni meteo non ottimali ho deciso con i pochi pedalatori disponibili di fare il giro in zona Madonna della Guardia già rinviato tempo addietro sempre per problemi di pioggia... a dire il vero avevo pensato anche ad un girone in zona Beigua ma l'assenza di compagni a cui il giro interessava e la presenza di Beppe (al rientro dopo la gita di febbraio) mi ha fatto propendere per il giro genovese.

E a dire il vero non è stata fatta una scelta proprio sbagliata visto che dopo aver passato i Giovi il tempo non era dei migliori. In ogni caso sapendo che ci si alzava non troppo e per un tempo limitato la preoccupazione per il meteo ci ha distratto pochissimo. Comunque verso le 9 siamo a Bolzaneto, Alberto Sergio Beppe ed il sottoscritto, e parcheggiamo in zona depositi di carburante come suggerito dalla relazione che andavamo a seguire. I preparativi sono abbastanza veloci e lesti lesti partiamo seguendo la traccia gps con subito delle belle rampette su asfalto. Per fortuna anche se siamo in zona bitumata il traffico è scarso e ci dimentichiamo di essere in zona Genova. A Gaiazza incontriamo l'arco in ferro e l'inizio del tracciato della vecchia Guidovia che fino al 1967 portava i genovesi alla Madonna della Guardia... a onor del vero la guidovia partiva da Bolzaneto ma ora c'è la strada aperta al traffico.

Il tracciato non è impegnativo ma la pendenza costante fa si che si salga sempre, per fortuna non si supera l'8%, il fondo al centro non è sempre percorribile e quindi cerchiamo sempre di pedalare sopra il cemento che andava a contenere i vecchi binari. Ogni tanto ci si distrae e si vedono scene fantozziane ma tutto sommato ci divertiamo anche in questo piccolo gioco di equilibrismo. Il tempo invece peggiora e quasi sotto il santuario inizia una pioggerellina fine che non da fastidio ma unita ai 14° non è proprio il massimo. L'arrivo alla cima Coppi è prettamente autunnale: pioggerellina, nuvole basse e fresco... per fortuna non c'è vento. Dopo una breve sosta nella zona degli esercizi commerciali con il ristorante già "attrezzato" per il pranzo (che gola gli antipasti già in tavola) iniziamo la prima delle tante discese.

Fondo perfetto e tranne qualche passaggio scavato dall'acqua le difficoltà che incontriamo sono contenute. Come da programma incontriamo una vecchia Cappella e iniziamo un lungo single track nel bosco non avaro di rampe assassine ma l'assenza di fango aiuta i più allenati a stare sempre in sella... i tratti asfaltati si susseguono a quelli sterrati, con la traccia gps e l'aiuto della relazione riusciamo a ripercorrere il percorso senza troppi problemi. Tutto fila liscio salvo un mio ruzzolone causa ruota anteriore che durante uno strappetto decide di dirigersi verso la fine sentiero: ruzzolone nelle fresche frasche senza grossi problemi per fortuna... ma lo sguardo di Beppe non era dei più tranquilli quando mi ha visto precipitare. Colpa mia che amo fare "il mulo" e stare sempre sul bordo esterno del sentiero. Lezione carpita! Prossima volta sempre lato monte :-)

Alberto impegnato in uno dei tanti single-track: ma questo è veramente bello
Dopo una serie continua di saliscendi si arriva prima a Codevilla, ancora sterrato simpatico con qualche passaggio delicato causa franette da acqua e rieccoci tornare alla civiltà in località Scotti. Altra ennesima salitella cattiva, breve per fortuna, e ci ritroviamo sulla prima parte della guidovia. La picchiata a Gaiazza è ovviamente brevissima, lasciamo la traccia degli amici savonesi e seguendo Alberto imbocchiamo una strada secondaria asfaltata che con ultima salita ci porta ad una crosa tipicamente genovese che ci fa arrivare sani e salvi ma iper contenti a Genova Pontededimo... il gelato è d'obbligo!
Il rientro alle macchine è sicuramente la parte più pericolosa della gita odierna, ma l'uso sapiente dei marciapiedi ci ha parzialmente messo al riparo dal traffico caotico del sabato pomeriggio. Alle macchine siamo tutti contenti e sicuramente questo bel percorso a due passi da casa e da Genova lo andremo a rifare ;-)

Ecco l'album delle foto:


Dai ci sentiamo presto anche perchè forse giovedì ci scappa una cosetta extra... vediamo se la volontà di abbattere il monte ferie potrà andare in porto!

Max "Gas"

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