2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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lunedì 21 luglio 2014

[REPORT] UNA TRANQUILLA PEDALATA IN VAL MAIRA... ORONAYE DOCET!

Eccoci qua ad iniziare una nuova settimana... ma prima due parole e qualche foto della pedalata di sabato.
 
Si pedala vista prua della Rocca Provenzale
Come al solito fino all'ultimo siamo stati molto dubbiosi sul poter fare o non fare il giro che ci eravamo prefissati: impegnativo e lungo sia per sviluppo che per dislivello e quindi era necessario una discreta stabilità meteo... ma si sa che Luglio è stato terribile sotto questo punto di vista! Due massimo tre giorni di sole e poi giù acqua, anche questo fine settimana non sfuggiva alla regola anche se questa volta si ribaltavano i giorni rispetto al we precedente con discreto il sabato e pessimo la domenica. Ma dopo gli ultimi aggiornamenti che confermavano le piccole certezze di giovedì si decide di effettuare l'anello, anello che si potrebbe anche definire il periplo dei colli perchè se ne passano diversi e tutti da conquistare...
 
I prati sopra Grangia Pausa... si spinge
Via come da programma e con il numero giusto di presenti (5) partiamo dal Campeggio di Saretto. Giro senza asfalto e quindi molto particolare e suggestivo... Tralasciando la traccia assassina che poi si innesterebbe con la nostra bella militare entriamo nel campeggio e attacchiamo subito la bella rotabile che senza grosse fatiche (si fa per dire) grazie alla modesta pendenza e al fondo tutto sommato buono ci conduce alla Grange Pausa. Ora si inizia a fare sul serio e si parte con la prima sessione di mtb a spinta o in spalla, a dire il vero la rotabile continua fino ad evidenti baraccamenti militari che si intravedono ad ovest ma tra il fondo scassato e le pendenze si dovrebbe spingere e allora fatica per fatica optiamo per il percorso più diretto. Per tracce di sentiero attacchiamo quindi la salita del pratone che ci porterà al primo dei nostri colli, oggi non siamo soli e la monotonia della salita viene spezzata dalle voci di un bel gruppetto di ragazzi... tra spinte e qualche colpo di pedale si arriva al nostro primo obiettivo: il passo della Fea, e dopo averi risposto agli incuriositi ragazzi ripartiamo alla volta del prossimo colle da svalicare: il Cavalla...
 
Pedalate tra la pace della montagna
Ovviamente anche qua, tranne che per il "marziano" Stefano, si alternano i tratti pedalati e a spinta ma senza grosse fatiche arriviamo al baraccamento militare posto proprio sotto il colle Cavalla. Perdiamo un pò di tempo giocando all'interno della costruzione con il passaggio in bici e poi via per la ripida rampa con fondo non proprio stabile che ci conduce al colle e qua succede l'imponderabile: Mauro scivola e appoggiando tutto il peso suo e della mtb sulla spalla destra la lussa! Mannaggia non ci voleva :-(... inevitabile la discesa a valle ma il problema non è ovviamente dover rinunciare la menomazione che affligge il nostro compagno, niente di grave ma scendere non sarà veloce ne banale... però come sempre quando si scende in basso si può anche risalire perchè il prode Mauro riesce da solo a riposizionarsi la spalla nella sua sede e come se non fosse successo niente riparte per completare il giro. Azzardato? Beh un pochino l'abbiamo pensato tutti ma alla fine il giro l'ha portato a termine e senza neanche troppi problemi. Salvo i tratti molto tecnici dove l'ovvia paura la faceva da padrone!
 
Sentieri perfettamente conservati
E visto che vuol continuare, continuiamo! Dopo una breve disgressione verso est ciccando clamorosamente il nostro percorso torniamo sui nostri passi e prendiamo la strada corretta per il successivo colletto delle Munie. Svalichiamo quindi in Francia e con quasi tutta discesa, quasi perchè si pedala anche ora, arriviamo al Col de la Gipiere e poi sul pianoro che con andamento tranquillo ma pur sempre in salita ci porta prima al Lago de L'Orreneyre e al Colle di Roburent. La vista sul lago superiore di Roburent ci ritempra dalle fatiche fatte fino a qua. Ma non possiamo dormire troppo sugli allori perchè siamo a metà delle nostre fatiche... davanti a noi si prospetta un'altra bella salita con bici a spalle fino al Colle della Scaletta. Diamo ancora qualche colpo di pedale nel traverso che sovrasta il lago conversando con i numerosi escursionisti del Cai di Omegna e poi su mtb in spalla fino al colle... ovviamente diamo assistenza al nostro "quasi infortunato" perchè l'irta salita non è proprio il massimo per la sua spalla... Intanto le nuvole iniziamo a girare minacciose sopra le nostre teste ma senza grandi conseguenze per fortuna...
 
Quasi al Colle delle Munie tra giochi di nuvole...
Breve pausa al colle con la foto di gruppo e poi anche per lasciare indietro il folto gruppo di escursionisti partiamo finalmente per la lunga discesa che ci porterà prima al Passo dell'Escalon (nel mezzo un 3/4 tornantini veramente cattivi ed esposti) e poi ai successivi ricoveri Militari. Il fondo è sempre smosso o disseminato di sassi sparsi quindi non possiamo concederci momenti troppo rilassati ma ci godiamo per benino tutto il dislivello negativo, un ultimo tratto su sentiero occitano ci permette di evitare parte della sterrata che si stacca da Prato Ciorliero... in un tripudio di vette, passi e viste mozzafiato iniziamo a scendere verso valle per prendere la successiva salita lungo la rotabile che porta all'ultimo colle: il Ciarbonet...
 
Il tratto in falsopiano tra il colle de La Gipiere e il Colle di Roburent
Splendidi panorami che danno un senso alle nostre fatiche...

... dove la stanchezza di colpo svanisce
Passiamo diverse Grange, e per fortuna tra le nuvole e la pendenza mai proibitiva saliamo regolari. La stanchezza ovviamente inizia a farsi sentire ma l'avvicinarsi del fine escursione e la prospettiva di un'altra bella discesa all'interno di un meraviglioso bosco ci procura altre energie... verso il colle inizia a piovere debolmente ma non è un male anzi... almeno non ci dobbiamo sopportare tutta la calura che oggi era prevista. Non è un temporale e siamo tutti più tranquilli. Eccoci finalmente al Colle, ora si scende!
  
Viste dopo il Colle della Scaletta
 
Tratto facile in discesa dal Colle di Ciarbonet
Ni :-)... primo tratto fangoso e con qualche risalita cattiva... poi tornanti tornanti e tratti non facili e il nostro amato sentiero non molla mai se non quando arriviamo nuovamente alla rotabile militare dell'andata. Si ora possiamo dire di aver terminato le nostre fatiche... ancora 2 minuti in sella e siamo alle macchine. Felici e contenti di aver portato a termine una stupenda cavalcata in quota. Per chi la faceva la prima volta la contentezza di aver superato questa prova mentre per chi la ripeteva la consapevolezza che è un giro da ripetere ogni tanto... e ora dopo tante parole spazio alle foto scattate durante l'uscita:
A metà settimana invece ci sentiremo per confermare la gita ai laghi di Lausfer di sabato 26, speriamo di poterla fare perchè anche se nettamente più breve come sviluppo e dislivello è una di quelle gite che ti rimangono nel cuore... si sempre cuneese ma permetteteci che è un "bel vizio" :-)

A presto e ancora buona settimana!

Max "Gas"

ps. ricordatevi che se volete fare qualche pedalata in settimana noi ci siamo, contattateci e un pò di fatica sui colli novesi ve la faremo fare...

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