Buon pomeriggio a tutti.
La settimana appena passata inizia lunedì con i programmi per la
domenica successiva con la gita da programmare insieme all’amico
Giuliano libero solo per quel giorno del we. Però già da inizio
settimana le previsioni non sono incoraggianti e solo il sabato rimane
papabile per l’ultima uscita estiva sulle amate alpi. Con lo spostamento
perdo la compagnia di Giulio ma trovo quella di Sergio che per una
volta può solo al sabato… ma dove andiamo? La scintilla sulla nuova
destinazione scatta quando mi capita lo sguardo sul Colle dell’Entrelor!
Un 3000 tirato per i capelli (3002
) che ha una prima parte conosciuta da Degioz al Lago Djouan e un
“mistero” per il sentiero che passa dal Lac Noir e svalla al colle…
inizia così la ricerca in rete e in breve ho tutte le informazioni
necessarie. Si si può fare
senza probabilmente spingere o portare la bici sulle spalle per tutta
la parte sconosciuta. Rimane però il problema del meteo che man a mano
che ci si avvicina a sabato è sempre più preoccupante.
Scelta la gita rimane da scegliere l’orario di partenza, siamo in due
e la cosa si fa semplice: alle 5.30 mi trovo sotto casa di Sergio che
non ha (stranamente) opposto resistenza alla levataccia… segno che anche
lui ha visto che la finestra è molto stretta.
Arriva sabato, recupero Sergio all’orario prefissato e senza intoppi
alle 8 siamo a Degioz. Il meteo non è dei peggiori e sembra rispecchiare
le previsioni: non fa freddissimo (13°C) e le nuvole lasciano ancora
spazio al sole. Alle 8.30 si parte, la sterrata parte subito cattiva
(per fortuna ci eravamo scaldati sbagliando la partenza) ma il fondo è
sempre ottimo e la nostra progressione almeno da quel punto di vista è
ottimale. Lungo il percorso alcune piantagioni di lamponi ci danno la
carica… in due siamo discretamente veloci tanto che alle 10.30 arriviamo
alla Capanna di Caccia di Orveille: siamo soli!
Bellissimo!
Proseguiamo e dopo aver parlottato con il malgaro dell’alpeggio
affrontiamo il sentiero, a tratti tecnico e scavato, che ci conduce al
lago Djouan. Pace assoluta dove neanche le mucche presenti emettono un
suono: il bello di girare per i monti a settembre… ovviamente continuo a
monitorare lo stato del cielo e noto con un pò di apprensione che la
copertura è in aumento ma per ora non desta preoccupazione… dopo la
pausa di rito ci avventuriamo nell’ultima parte di salita. Davanti a noi
il colle e il sentiero. Quanto riusciremo a pedalarlo?
Man a mano che progrediamo ci rendiamo conto che è un ottimo sentiero
con un fondo fatto di terra compatta e pochi passaggi pietrosi, certo
ogni tanto la pendenza è proibitiva e ci costringe alla spinta o al
portage. Anch’io non insisto più di tanto nel voler pedalare a tutti i
costi: oggi si deve badare alla sostanza perchè non c’è da perdere
tempo. Salgo abbastanza veloce, Sergio un pò meno perchè sta accusando
la nuotata del giorno prima, e tra tratti di portage e qualche pedalata
arrivo al colle dove solo gli ultimi 50m di dislivello sono costituiti
da massi… il tempo è decisamente peggiorato tanto che qualche goccia è
già caduta ma non si sentono tuoni. Al colle però capisco che oggi non è
giorno da “svacco”: la Valle di Rhemes è nera nera e sta già piovendo.
Vengo raggiunto da un solitario escurionista e dopo i saluti di rito
inizia a grandinare in modo lieve! Decido di scendere e anche
velocemente.
I primi 50m li ridiscendo a piedi, forse qualche passaggio si può
tentare in sella ma non oggi. Ora si deve fare presto. Raggiungo Sergio e
gli sconsiglio la salita, capisce e si prepara per la discesa. Inizia a
piovere e si è messo anche a fare freddino: 7°C… inizia la discesa e
per fortuna grazie al fondo in terra e difficoltà contenute ritroviamo
velocemente i due laghi. Per fortuna non piove in modo esagerato ma io
voglio togliermi al più presto tutto quello che è sentiero per arrivare
alla capanna di caccia… siamo veloci ed in neanche un’oretta siamo nei
pressi dell’Alpeggio e ci concediamo una pausa visto che è tornato il
sole.
Pausa breve ma apprezzata da Sergio. Alpeggio, Casa di Caccia e un pò
d’acqua nelle borracce per poi prendere il sentiero AV2 che ci condurrà
a Eau Rousse. Ha piovuto ma la prima parte di roccia non desta grandi
preoccupazioni per le nostre gomme e il resto è tutto terra e aghi di
pino. Il sentiero è molto scorrevole e ci godiamo appieno questa discesa
solitaria immersa nel bosco senza grandi difficoltà, unica noia la mia
solita camera forata che tra una pompata e l’altra mi porterà fino alla
macchina… come al solito la discesa dura troppo poco ma questa volta ce
la siamo proprio goduta! Tocca rientrare alla macchina e riusciamo ad
evitare l’asfalto sfruttando la pista da fondo e alcuni sentierelli
segnati per una recente manifestazione podistica… in breve siamo alla
macchina e inizia a piovigginare. Sono le 14.30!
Come saliamo in macchina, verso le 15, ecco il primo tuono che fa
scatenare un bel diluvio: si possiamo dire che abbiamo colto l’attimo!!
E ora dopo tanto chiaccherare un pò di sostanza con le foto scattate durante il giro:
Per il prossimo fine settimana invece nessuna gita formale in programma visto che molti di noi saranno impegnati nella trasferta di Varese per il 4° Raduno Nazionale CAI di MTB... ci risentiamo ad inizio settimana per le foto e molto altro!
Max "Gas"
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