2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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martedì 11 maggio 2010

[REPORT]NON SI FINISCE MAI DI IMPARARE...

… nuovi percorsi in quel di Finale Ligure! Molti dicono che oramai la località ha perso di interesse rispetto ad altre zone ma è anche vero che in quella zona si concentra una mole di percorsi che difficilmente si ha in altri posti. E così Alberto ed io per cercare di sfuggire al fango e a una situazione sentieri disastrosa sabato ci siamo recati nel Finalese allettati anche da Lorenzo che mi aveva promesso almeno 3 nuovi percorsi. Dopo qualche titubanza del venerdì sera decidiamo di partire e così avviso Sergio che era già camperizzato a Finalpia. Niente pioggia ma solo un pò di vento. Beh almeno iniziamo bene.

Sabato si parte prestino, bello ad Ovada ma da Masone il tempo peggiora con nuvole nerissime che ci accompagnano almeno fino a Varazze… ma a Finale c’è il sole e se non tira vento si sta benone. Verso le 10 ci siamo tutti: noi tre “novesi”, i tre nuovi amici genovesi e i due local Lorenzo e Marco… Saliamo così a San Bernardino dove il sentiero è asciutto! Che bello finalmente non doversi preoccupare per il fango. Certo non c’è polvere ma per me va già bene così! Arriviamo al bivio per i Ciappi e le Case del Vacchè ma oggi si scende dal 3 pallini che conduce alla frazione di Lacremà. Un bellissimo sentiero con prima parte filante e una seconda parte mista tornantini e tecnico. Bello bello… arrivati a Lacremà ci immettiamo nel sentiero finalmente privo di reti da olive e tra umido e sassi arriviamo a Calvisio contenti come bimbi… e ora si sale alle Manie.

ALCUNE FOTO DELLA GIORNATA

Solita salita dai Ponti romani verso la grotta dell’Arma con il sentiero di salita in ottime condizioni, perlomeno non scende il torrente, e con il passaggio del ponte caduto da me sempre evitato (ma prima o poi ci passo con la bici… per il momento ho un blocco mentale e non me la sento anche se il passaggio è veramente banale) che gli altri passano senza neanche vederlo: rabbia! Arrivati all’Arma ci tocca “riposarci” mentre si aspetta Sergio intento a farsi fare un panozzo all’osteria. Pausa meritata perchè oggi si va ad un buon ritmo senza troppi stop. Saliamo al Bric dei Crovi e scendiamo lungo il classico toboga dove troviamo l’unico tratto veramente fangoso della giornata… passato Ferrin e lo stradone imbocchiamo una ripida salita che ci porterà al sentiero chiamato Chiesetta che ci porterà a Noli. Altro inedito e anche questo molto bello! Prima parte filante e stretta, dove il mio piedone sinistro inciampa in una radice così mi tocca esibirmi in una mossa funambolica per stare in piedi… seconda parte più sassosa con 3 tornantini nei pressi di Noli molto stretti e a tratti esposti. Tutto speciale e devo dire che l’esposizione tanto decantata io non l’ho vista. Ma forse è perchè non soffro questo genere di problemi ambientali. A Noli altra pausa, questa volta caffè per tutti… e poi un pò di carica ci vuole perchè a detta di Lorenzo l’ultima salita che ci porterà alle Manie è terribile!

Si parte e dopo un tratto “facile” la strada si impenna, io che sono stupido, ma tengo la corona media fino all’ultimo. A tratti leggo sul VDO pendenze del 25%… anche il fondo non aiuta ma cerco di pedalarmela tutta. Cedo e spingo per 10m anche se avrei potuto continuare ma voglio tenermi le preziose energie per la discesa finale. Enrico, il genovese, pedala come un pazzo e tra un mugolio e una pedalata arriva senza un minimo di scarpinata fino all’Altipiano. Grande! Io le seguo e nel giro di 10-15 minuti il gruppetto è riunito. E ora? Beh ora ci tocca la famigerata Dh uomini!!

Dopo tanto immaginare su com’è, sui suoi salti e sui suoi ripidoni oggi mi tocca percorrerla… Alberto non è convinto ma ci segue. Siamo al quadrivio… verso sud-est lo scempio della Dh Donne dopo l’intervento delle ruspe che hanno spianato la prima parte di percorso. Ma noi oggi andiamo verso est. Ecco il primo salto che molti di noi fanno. Ora si fa sul serio. I più esperti spariscono all’orizzonte noi “normali” ce la prendiamo con calma: per me è la prima discesa da questo percorso e voglio farlo con calma ben sapendo che non è da sottovalutare. La prima parte evitando i salti (che poi non sono così terribili visto che ti portano verso il basso e non ti sparano in cielo) non è così terribile, la seconda parte più ripida e con fondo sconnesso per noi che freniamo non è da prendere sottogamba… la terza parte è la più facile tutto sommato ma io riesco a cadere come un pollo 2 volte da fermo: evidentemente ho mollato l’attenzione tenuta fino ad ora. Bene siamo tutti interi e con un ultimo tratto scorrevole planiamo a Varigotti. Ora ci attende il trasferimento a Finalpia e la tanto meritata birra finale. Una bella giornata che si è rivelata positivissima: tre sentieri nuovi e un meteo quasi perfetto.

Alla prossima...

Max "Gas"

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