2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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lunedì 20 luglio 2015

[REPORT] ALLA SCOPERTA DELLA VALLE GESSO...

Ben ritrovati in questo caldo lunedì di luglio...

Ultima gita sociale con visita alla valle meno ciclabile delle Alpi Marittime ma non per questo meno attrattiva anzi! Panorami bellissimi, percorso su una delle rotabili alpine più suggestive del nord ovest, discese difficili: ecco gli ingredienti da mescolare per ottenere una bella giornata da passare sulle ruote grasse... ci riusciremo? Dai andiamo a scoprirlo :-)...

Dopo il solito balletto di messaggi per coordinare questa nuova avventura, con protagonista ancora il meteo e i suoi temporali di calore sempre in agguato a metterci in allarme, il coordinamento dell'uscita decide di confermare l'uscita e allora la macchina organizzativa è pronta per la domenica pedalatoria. Fa caldo ma si spera di trovare nel vallone quella brezza che permetterà una progressione decente... l'arrivo ai parcheggi di Terme di Valdieri ci conforta perchè abbiamo il sole, il cielo blu cobalto e tanta aria friccisosa. Almeno il pericolo scioglimento è scongiurato. Però sembra che la piccola zona termale ospiti oggi una corsa in montagna fino al Piano del Velasco. Mannaggia! Speriamo che la nostra gita possa convivere con questo evento sportivo, comunque non possono mica chiudere la sterrata che porta all'altipiano soprattutto in una domenica di luglio... 

Terminati i preparativi e contati i presenti (14 nonostante alcune assenze pesanti) partiamo sulla sterrata reale che con pendenze mai eccessive e un fondo a tratti non proprio amico ci portano in quota fino al rifugio del Valasco. Si sale convivendo con i numerosi escursionisti, anche loro alla ricerca di un pò di refrigerio alpino, e con gli atleti impegnati nella cronoscalata. La convinvenza tra le varie realtà che frequentano la montagna è possibile basta volerlo. Al pianoro tiriamo un pò il fiato... la gita inizia ora!

Si abbandona la strada reale e si inizia ad affrontare la militare di inizio '900 che per fortuna sale in modo non traumatizzante e quindi sarebbe facilmente pedalabile ma c'è un ma: il fondo spesso è malconcio e quindi rimangono in sella solo i più determinati/allenati. Con noi oggi è presente un "alieno" che è decisamente fuori categoria perchè a parte qualche passaggio pedalerà tutto il percorso che porta al Rifugio Questa... ma chi conosce Ale "ilrosso" sa che lui è speciale :-). Comunque tra tratti pedalati, panorami magnifici, tornanti birbanti e momenti rilassanti a spinta arriviamo nella bellissima conca del Lago di Valscura. Un posto talmente "brutto" che vorremmo tutti rimanere li in panciolle ma purtroppo non ci si può fermare perchè ci aspetta prima la rotabile alpina più bella delle Alpi e la meritata merendina al rifugio...

Con sommo malincuore abbandoniamo il lago e dopo un tratto di portage a causa del fondo (mannaggia alla mancanza di fondi che non permette la manutenzione ordinaria in queste stupende opere) scolliniamo, ora inizia una breve ma intensa discesa a tratti commovente su un tappeto quasi perfetto di pietre che il genio militare di inizio 900 ha inventato per creare dal nulla una strada su un terreno impossibile da bonificare dalle rocce. E allora hanno creato una distesa di pietre liscia liscia che al passaggio delle nostre ruote scrocchiava tutta... inutile dire che siamo scesi con attenzione religiosa lungo questa pregevole opera. Dopo la breve discesa ora ci tocca un saliscendi misto pedalato/spinta che passando dal lago del Claus (stupendo) ci ha portato finalmente al nostro rifugio Questa... salendo abbiamo incontrato numerosi escursionisti che spesso si sono meravigliati della nostra tenacia, ma più che altro dalle loro facce si capiva quello che pensavano "ma da dove arrivano questi, e da dove scenderanno!"...

Al rifugio rifocilliamo spirito, fisico e ci riempiamo gli occhi del bel panorama a 360° che si gode da lassù, dove spicca la Testa di Tablasse con il suo famosissimo canale oramai privo di neve che per alcuni riporta ai tempi passati quando veniva salito con picca e ramponi... ma la zona è magnifica anche in versione estiva, anzi forse più bella ancora!

Dopo questa fase di ozio è venuto il momento di partire perchè sappiamo tutti che il ritorno al piano del Valasco non sarà una passeggiata, ci aspetta una delle discese più tecniche della zona delle Marittime. Non tanto per le punte di difficoltà tecniche ma per la continuità delle difficoltà che troveremo dal Rifugio fino al Valasco. Dai si parte!

Già i primi rotolamenti delle nostre ruote sul sentiero che parte dal rifugio non sono proprio banali e per capire le linee di discesa ci si affida a chi ha più dimestichezza con questo tipo di terreno #diversamentescorrevole. Ma non ci si deve distrarre altrimenti sono guai, infatti Stefania paga subito dazio con una rovinosa caduta che per fortuna non lascia segni fisici e di testa... un pò di spavento ma poi la vediamo reagire alla grande con i successivi tratti tecnici affrontati in maniera grintosa e convincenti! Finito il tratto di sentiero ritroviamo la militare che ci porterà al bivio per il colle di Valscura/Val Morta. Anche qua poche distrazioni, tanto terreno tecnico perchè il degrado del fondo ha reso la discesa molto impegnativa e mai banale... anche il traverso con la sua esposizione e i numerosi tratti stretti e parzialmente franati ci obbliga ad una continua attenzione... ma una volta al bivio tutti sono sorridenti: segno che si sta apprezzando la gita!

Via ora si parte per l'ultima discesa... qua si assiste al festival dello smosso, dei tornanti a tratti completamente ciotolati e perfetti a quelli esposti con fondo pessimo... scendiamo più o meno velocemente per fortuna senza incontrare traffico escursionistico. Qualche passaggio viene inevitabilmente affrontato a piedi (Ale a parte ovviamente) perchè impossibile e non saggio da fare in sella... e arriviamo finalmente a ritrovare un pò di sentiero inerbito dopo una full immersion di roccia roccia e ancora roccia... felici come bimbi ora non ci resta che affrontare l'ultima parte del rientro che vorremmo fosse fatto solo parzialmente sulla sterrata percorsa in salita, ma con il super affollamento di oggi sarà quasi impossibile percorrere i numerosi tagli molto interessanti da un punto di vista tecnico...

Troppa gente che rientra alle Terme quindi niente tagli facciamo già fatica a procedere lungo la sterrata reale (ma quanto è lunga?... stamattina non la sembrava così infinita) perchè invasa dai numerosi escursionisti, molti bimbi per fortuna, scendiamo piano e lievi cercando di non impaurire chi vede sempre nella bicicletta una fonte di pericolo. Speriamo oggi di aver fato cambiare idea a chi ci vede ancora come una minaccia dai ;-)...

Tutto finisce e anche la nostra gita termina con tutti i partecipanti stra felici (ma sono amanti del genere roccia roccia roccia su discese lente lente lente) vuoi per la zona visitata, vuoi per la sana fatica e per le discese toste ma gratificanti... e dai anche perchè anche oggi eravamo un bel gruppetto di amici! Unica nota dolente nella sola merenda sinoira ma si sa che non sempre le ciambelle riescono con il buco... certo che un trattamento come nel pub di Degioz non lo possiamo ritrovare sempre...

Va beh consoliamoci con un pò di foto della giornata di ieri ;-)
Noi ora ci rimettiamo a studiare un nuovo percorso per sabato 25... tra giovedì e venerdì sveleremo la prossima zona di pedalata!

A presto allora e buona settimana.

Max "Gas"

ps. inutile ribadire che continuano le nostre notturne settimanali, prossimi appuntamenti martedì e giovedì. Vi aspettiamo!

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