2005-2015 DIECI ANNI DI MTB IN SEZIONE
Note: le gite sociali e non vengono SEMPRE confermate da chi le organizza che ha la facoltà di cambiare meta anche il giorno prima in caso di problemi personali, meteo ed organizzativi
La pratica della mtb contempla dei rischi, dove ci si può far male. Ognuno è responsabile per se stesso e si deve impegnare ad osservare le indicazioni dei coordinatori escursione

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martedì 28 aprile 2015

[REPORT] I SENTIERI DELLA SELVA NON DELUDO MAI!

Salve a tutti coloro che ci seguono!

La settimana è iniziata molto umida ma per fortuna almeno al sabato non abbiamo patito ne bagnato e ne troppo fresco, viste le premesse direi che possiamo essere soddisfatti!
 
Lastre: Andrea da inizio alle "danze"
Come succede spesso ultimamente, i fine settimana con un bel tempo li possiamo contare sulle dita di due mani, si arriva al venerdì e il meteo cambia in peggio costringendoci a trovare ripieghi per poter effettuare la solita uscita del sabato. Partiamo con progetti interessanti e poi via di ripiego ma anche questa volta non possiamo ritenerci delusi perchè quello portato a casa è un signor giro dove si hanno spesso incantevoli panorami (pedalare con vista Appennino e mare ha sempre il suo perchè), ottime discese varie e mai troppo cattive e soprattutto un gruppo coeso con due innesti pregevoli che hanno dato una sferzata di novità rispetto ai "soliti" personaggi che sono presenti nelle nostre uscite: Andrea (vecchia conoscenza tortonese ma raramente presente) e Carmelo (un nuovo amico Piacentino/Catanese che ha deciso di affidarsi a noi per la scoperta della zona Sestrese)...
 
Cacciatori: la sessione più rotta
Nonostante le numerose defezioni in sei oggi ci siamo e puntuali come orologi svizzeri iniziamo la prima salita in direzione Selva con successiva puntata al Monte Capenardo, nonostante i vari proclami di stanchezze e stati post influenzali il ritmo di salita è alticcio tanto che terminiamo la bella ed interessante discesa lungo Lastre e Cacciatori ampiamente prima di mezzo giorno. Il sole è ovviamente un miraggio ma non fa freddo e non c'è nessuna minaccia di pioggia, con il morale alto dalla discesa appena terminata ritorniamo a salire ancora una volta in direzione Selva, e il tratto tranquillo che ci fa passare da Villa Azaro e Villa Loto consolida ancor di più le nuove amicizie e favorisce i progetti futuri con chi frequenta altre zone... il bello della mtb!
 
Cacciatori: tornante finale
Raggiunta una seconda volta la zona della Selva oggi preda di atti di braciolismo estremo nonostante l'ora propizia per riempire la pancia ignoriamo le distrazioni e intraprendiamo la nostra seconda discesa. Dopo la prima parte della gita rivolta a percorsi dove il mare era solo un miraggio con tratti scorrevoli e un pò di roccia ci tocca ora affrontare il veloce toboga che fuori dal bosco ci porta sul crinale con stupenda vista sui golfi di Sestri, Lavagna, Chiavari e il promontorio di Portofino: non si sa dove girarsi! Peccato per la "maccaia" all'orizzonte che mette sullo stesso piano cielo e mare ma tutto sommato è suggestivo anche così, certo non è un meteo da Aprile ma ci accontentiamo... nel frattempo nell'entroterra il cielo si è fatto minaccioso ma chi conosce la zona sa che difficilmente pioverà (o almeno ostenta una sicurezza che forse cela qualche dubbio)... E ma ora il gioco si fa un pò più duretto perchè si scende lungo Sant'Anna che con i suoi passaggi rocciosi conditi da qualche buchetta insidiosa rendono la discesa molto più faticosa delle precedenti. Ma oggi ci siamo solo noi e possiamo scendere godendoci panorami e percorso. Fondo perfetto tanto che "osiamo" la discesa diretta sul percorso "antico". Un susseguirsi di mammelloni rocciosi, tornanti e fondo sconnesso che ci frullano per bene... ma con queste condizioni di fondo era un delitto scendere lungo la via romana! Arriviamo alla civiltà con ancora qualche energia e non è tardi... perchè non risalire almeno fino a San Bernardino per tagliare verso Costarossa e andare a prendere l'attacco di Mimose?
 
Sant'Anna: tutti insieme appassionatamente!
Sia mai detto che si rinuncia alla ciliegina sulla torta! Gambe in spalla, ritmo sicuramente più tranquillo e in men che non si dica (o quasi) arriviamo al taglio, un pò di sana spinta che non guasta mai ed eccoci all'attacco della nostra ultima discesa. Chi conosce Mimose pregusta la forte emozione di scendere quasi sul mare, chi non la conosce è ansioso di percorrerla dopo aver sentito le nostre descrizioni. Partiamo, la gustiamo anche se un pò le fatiche si fanno sentire. Scendiamo lievi con un occhio al percorso e uno al panorama (sempre notevole)... sotto di noi l'arenaria asciutta da un grip abbastanza buono, sarebbe meglio un pò di umido ma questo significherebbe che sta piovendo. No grazie ci accontentiamo!
 
Mimose: un piacere per gli occhi e per chi scende
Raggiungiamo la sterrata e inforchiamo l'ultima parte, forse la più delicata vuoi per i tratti scavati e vuoi per la stanchezza... polvere, sconnesso, verde, asfalto. Ci siamo! E ora tutti in riva al mare a cercare un posto per chiudere bene la giornata. Siamo stanchi, felici anche se non siamo saliti in quota e non siamo andati per valli e vallette... oggi ci accontentiamo e si sa che chi si accontenta gode (ah i proverbi!)... bevute, saluti e pacche sulle spalle. La giornata è finita e non resta che tornare a casa ma con il pensiero rivolto già alla prossima uscita magari finalmente su monti veri lontani dalla mondanità e dalla folla... vedremo! Per ora siamo appagati, e per terminare in bellezza ecco le foto che abbiamo scattato durante il giro: 
Noi ci sentiamo entro giovedì per indicarvi dove andremo, l'idea è di uscire il primo maggio se il meteo sarà dalla nostra. Altrimenti Sabato... Ci aggiorniamo, qua nel frattempo c'è un meteo ottobrino, pazienza passerà e tornerà il sole!

Buona vita!

Max "Gas"

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